I mercato di CIconia tornerà in Via degli Aceri. Lo ha annunciato il sindaco Tardani dopo che, nella giornata di martedì 1 febbraio, insieme al consigliere comunale delegato Gionni Moscetti, ha fatto visita agli ambulanti dei mercati di Ciconia e Orvieto scalo per parlare con loro, condividere le preoccupazioni per il momento difficile e ascoltare le loro richieste. “La pandemia ha purtroppo avuto un riflesso negativo sul commercio cittadino che non
ha risparmiato nemmeno gli storici mercati del centro storico e dei nostri quartieri” ha spiegato il sindaco.
“Gli ambulanti di Ciconia hanno espresso il desiderio di ritornare nella sede originaria di via degli Aceri dopo il temporaneo trasferimento in piazza dei Faggi che è stato necessario per consentire il rispetto delle normative anti contagio. Una richiesta – ha annunciato Tardani – che siamo pronti ad accogliere e nei prossimi giorni daremo incarico agli uffici di organizzare il ritorno nella sede originaria che avverrá non appena le condizioni legate all’emergenza sanitaria miglioreranno”.
Il sindaco ha ascoltato anche gli ambulanti di Orvieto scalo preoccupati dal fatto che il progetto di riqualificazione dell’ex scuola possa mettere in discussione il posizionamento del mercato nell’area circostante.
“Innanzitutto – ha spiegato Tardani – va ulteriormente chiarito, a beneficio di tutti e in particolare di chi fa finta strumentalmente di non capire la portata del progetto, che l’intervento del Centro per le politiche sociali finanziato con quasi 5 milioni di euro non solo migliorerà la qualità dei servizi per i cittadini, non solo ci consentirà di recuperare un edificio degradato ma spostando tutti gli uffici dei servizi sociali e creando spazi per nuove attività porterà nuova economia quotidiana nel quartiere e permetterà la riqualificazione di tutta l’area a verde circostante. Condivideremo il percorso e il progetto anche con gli ambulanti di Orvieto scalo con l’impegno di tutelare il mercato e di tener conto delle loro legittime esigenze. A loro, come agli altri, abbiamo ribadito che è l’amministrazione e il sindaco stesso l’interlocutore diretto cui fare riferimento evitando di andare dietro alle “voci” che tendono a creare solo confusione”.








