di Danilo Stefani
Un terribile incidente in autostrada, che ha provocato due morti. Elisa Santacroce, quella mattina del 7 febbraio, si trovava proprio su quel tratto della A26. Era partita presto, perché non poteva permettersi di far tardi: doveva discutere la sua tesi. Poi l’incidente, la coda infinita. Elisa, studentessa iscritta al corso di laurea in Servizio sociale all’ateneo di Genova, non può arrivare in tempo. Ma grazie alla folgorazione del suo professore, discute la sua tesi al telefono e si laurea. Dramma, dispiacere, tensione e lieto fine. Forse il primo caso al mondo di una laurea in autostrada. Benedetto smartphone.
Dieci giorni prima. Roma, Montecitorio, 28 gennaio. Si vota al quinto scrutinio. Maria Elisabetta Alberti Casellati è la candidata del centrodestra proposta da Salvini e Meloni. La Casellati, Presidente del Senato, e seconda carica dello Stato, freme per la sua incoronazione a Presidente della Repubblica. Fico legge le schede, molte proprio con il nome della Casellati, e le passa a lei, come da prassi. Solo che la Presidente è molto impegnata a leggere il suo smartphone e a mandare messaggi, tanto che il povero Fico rimane spesso con l’avanbraccio sospeso, in attesa che la scheda faccia il suo corso arrivando alla presa della Casellati. Tra la mascherina e i capelli, e la posa assunta per l’affannarsi nel controllare schede e display, il nobile volto rimane nascosto. Ma doveva essere di una tensione inenarrabile, visto il risultato – che Lei sola poteva intuire in anticipo – a scrutar digitando.
Alla fine conquista 382 voti e rimane impallinata da 71 franchi tiratori. Maledetto smartphone. Nessuno regolamento della Camera vieta l’uso del diabolico strumento in sede istituzionale. Basterebbe la decenza o la dignità (quella parolina tanto cara a Mattarella), per non usarlo in certi frangenti.
Siamo sempre agli estremi. Laureati in autostrada, Campioni d’Europa che rischiano di saltare il secondo Mondiale di calcio consecutivo, brutte figure bipartisan in Parlamento, e Olimpiadi della neve dove stiamo andando alla grande. È la maledizione e la benedizione di essere italiani.
Santacroce Elisa, e Santa Croce aiutaci.