di Danilo Stefani
Nell’anno del Giubileo di Platino di Elisabetta II, non c’è pace a Buckingham Palace. Un accordo extragiudiziale è stato raggiunto tra il figlio secondo genito della regina, Andrea, e Virginia Giuffre, la donna che lo accusa di aver subito tre rapporti sessuali quando era minorenne e che era stata reclutata dal miliardario americano imprenditore e pedofilo, Jeffrey Epstein, come intrattenitrice sua e dei suoi ospiti.
Un accordo che prevede un “risarcimento”, secondo il Telegraph, di un totale di 12 milioni di sterline (oltre 14 milioni di euro). Andrea, duca di York, eviterà così l’imbarazzo del processo. Comodo, e quasi indolore, anche se non sembra che il “povero” principe Andrea sia in grado di pagare da solo certe cifre. Ha solo una pensioncina per il periodo trascorso nella Marina reale, che quasi quasi non ci paga neanche le bollette.
Nel frattempo, l’erede al trono Carlo non sta con le mani maestose in mano. Scotland Yard ha aperto una indagine sulla Prince’s Foundation, la fondazione di Carlo d’Inghilterra: si ipotizza uno scambio fra la concessione di onorificenze e le donazioni, che ha già costretto alle dimissioni Michael Fawcett, un ex alto funzionario dell’organizzazione ed ex segretario personale del principe, accusato di aver promesso onorificenze reali e la concessione della cittadinanza britannica a un ricco donatore saudita della fondazione, Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz.
Un Mubarak, si sussurra, senza nipotine. Tuttavia Carlo, di nuovo alle prese con il Covid, secondo lo staff reale “non sapeva niente delle donazioni in cambio di onorificenze”. Invece secondo il Sunday Times, avrebbe lui stesso insignito Mahfouz del titolo di commendatore dell’Impero britannico, in una cerimonia a Buckingham Palace nel novembre del 2016; un evento non previsto nell’agenda ufficiale degli impegni reali.
Insomma, forse una manovra alla “chetichella”, mal riuscita, che si somma alla calata di braghe reali di Andrea duca di York. In Australia, Virginia Giuffre, che oggi ha 38 anni, si godrà con suo marito i milioncini che cancellano ogni presunta nefandezza. D’altronde è difficile essere ricchi con eleganza, ma sembra altrettanto difficile essere poveri con dignità, andando a processo contro un duca di York. Ci sono tante varianti di Covid, ma entrare in contatto con le teste coronate britanniche porta un contagio molto pericoloso, che possiamo tradurre con la variante “sfiga”. Doveva pensarlo anche una certa Diana Spencer.
Infatti, tutto fini in galleria.