ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato dopo ampio dibattito (11 favorevoli; 5 contrari) il bilancio di previsione pluriennale 2022/2024 che costituisce documento di programmazione finanziaria corredato del Documento Unico di Programmazione, unitamente ai relativi allegati contabili. Con lo stesso esito di voto il Consiglio ha approvato anche l’emendamento presentato dall’Esecutivo al fine di “apportare variazioni del fondo pluriennale vincolato e degli stanziamenti di spesa correlati, necessari alla reimputazione di questi nell’annualità corrente per attuare il principio contabile generale della competenza finanziaria potenziata”.
Unificando la trattazione dei punti correlati al documento di contabilità, l’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo ha evidenziato “non è un bilancio tecnico ma politico. Dopo due anni di pandemia avevamo difficoltà, oggi siamo fiduciosi di tornare alla normalità. Abbiamo investito nella promozione della città con nuovo sito internet, investimenti per cinefiction; nel 2021 sono state assunte circa 30 persone e quest’anno si procederà con altre 12 unità. Gli uffici sono in affanno per stare dietro all’ordinario e all’attività straordinaria costituita dalla progettazioni per il PNRR. Il Bilancio recepisce quanto annunciato rispetto alle opere pubbliche e agli investimenti. La giunta propone un emendamento inerente variazioni di capitoli di bilancio poiché la Finanziaria dà ulteriori possibilità. Un bilancio che tiene conto di tutto, delle osservazioni fatte nel tempo dai Revisori dei Conti e di tutte le normative vigenti. Le osservazioni dell’organo di revisione sono punti di attenzione che il Comune deve continuare ad avere, ovvero: accertamento delle entrate, monitoraggio delle riscossioni relativamente alle violazioni al Codice della Strada dove c’è un gap tra accertato ed incassato problema peraltro generale, controllare il fondo crediti di dubbia esigibilità, verificare le procedure di organizzazione interna, diminuire i contenziosi legali, ottimizzare la gestione del patrimonio e metterlo a reddito, adeguare struttura amministrativa, aggiornare ed implementare l’area dell’Amministrazione Trasparente sul sito”.
Le previsioni di entrate e di spesa sono state allocate in bilancio in base alle richieste dei Dirigenti di Settore e sulla base delle indicazioni fornite dall’Amministrazione, tenuto conto delle esigenze dei servizi e degli obiettivi di gestione da perseguire per l’anno 2022-2024 e riportati nel Documento Unico di Programmazione. Inoltre, l’Amministrazione ha dato indicazione agli uffici competenti di iscrivere nel bilancio 2022 a titolo di accantonamento per derivati per l’anno 2022 la somma di euro 100.000,00 stante il favorevole evolversi della causa giudiziaria contro BNL e l’ammontare degli accantonamenti effettuati negli anni precedenti e quelli previsti in sede di pre-consuntivo 2021. Dal punto di vista dei tributi di competenza del Comune, le tariffe e le aliquote sono state approvate entro la data fissata da norme nazionali per la deliberazione del bilancio di previsione ed hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno.
Quanto alla Tassa sui Rifiuti (TARI) l’Auri competente non ha fornito in tempi utili il Piano Economico Finanziario (PEF) Tari 2022, necessario per stabilire le tariffe del servizio, come stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti / ARERA, pertanto si è provveduto ad iscrivere in bilancio la previsione per la Tari per un importo pari al Pef 2021 confermando cioè le tariffe del 2021. Entro il 31 marzo, ad avvenuta approvazione del PEF 2022 da parte dell’Auri, il Comune potrà rideterminate le tariffe Tari per l’anno 2022 ed apportate le opportune variazioni alle previsioni di entrata e di spesa del bilancio 2022.
Nell’atto si auspica il passaggio alla Tariffa Puntuale, sia corrispettiva che tributaria, trattandosi di uno strumento importante di innovazione del servizio di gestione rifiuti, che consente di realizzare una maggiore equità del prelievo ed elevate performance ambientali grazie al coinvolgimento degli utenti, responsabilizzati mediante l’applicazione del principio ‘paga per quello che butti’ consentendo l’incremento della raccolta differenziata, la riduzione della frazione residua, il miglioramento del servizio in termini di efficacia, efficienza e gradimento degli utenti; tuttavia, si evidenzia che la tariffa puntuale presenta ancora delle problematiche irrisolte, come: il contenzioso del numero delle utenze, l’allineamento dei contenitori dei rifiuti ai diversi contribuenti, specie nelle strutture condominiali; la misurazione puntuale dei rifiuti; l’assimilazione dei rifiuti e il programma di gestione, che renderebbe ingestibile il nuovo sistema. Di qui la scelta di rinviare l’applicazione della tariffa puntuale al 1° gennaio 2023 e rimanere ancora in regime Tari per l’anno 2022 mettendo a punto nel frattempo i necessari passaggi in preparazione della gestione di una Tariffa Puntuale. Infine, vengono confermate per il 2022 le tariffe vigenti per i servizi a domanda individuale. I proventi complessivi di tali servizi pubblici previsti in Bilancio assicurano un gettito di € 3.408.022,00 che, comparato al costo complessivo dei servizi pari ad € 1.900.100,70 copre la misura del 179,36%.
Da ultimo, secondo le attuali norme i Comuni possono modificare la disciplina tributaria tanto più nel caso di variazioni dettate da modifiche del quadro normativo o da situazioni emergenziali quale quella in corso causa pandemia da covid-19, quindi la determinazione di diverse aliquote tributarie comporterà una variazione di gettito che sarà accompagnata o seguita da una coerente e motivata variazione di bilancio.