Le dichiarazioni della Giunta Comunale di Porano in risposta al mio articolo con il quale denunciavo il periodico abbandono di rifiuti in località Settecamini – che avviene da anni e non da giorni – farebbero quasi tenerezza, se non fosse che la questione specifica è da tempo tangibile e davanti agli occhi di tutti, tranne di quelli di chi amministra, che ritiene persino di aver operato correttamente avendo impiegato quasi una settimana per rimuovere un cumulo di rifiuti per il quale sarebbero bastate poche ore. L’opinione del nostro gruppo è che il fatto di averli lasciati lì tutto questo tempo per (cit.) “ (…) avere più elementi utili per effettuare l’accertamento e la conseguente sanzione (…)” sia soltanto una banale scusa per giustificarsi del mancato intervento. I rifiuti si potevano tranquillamente rimuovere, restituendo decoro al sito e pulizia all’ambiente, e nel contempo procedere con gli accertamenti dei contenuti.
Sulle mie presunte mancate segnalazioni della suddetta situazione, potrei aggiungere non solo che sono documentabili, ma che negli anni, pur di sensibilizzare anche i miei concittadini sulla problematica in questione, senza aspettare che chi “dorme sonni profondi” presso l’amministrazione comunale intervenisse, ho utilizzato anche altri strumenti più informali, come ad esempio i “gruppi social” locali o il contatto telefonico con l’ufficio tecnico inviando foto via whatsapp quasi “in diretta”.
Il Sindaco e la Giunta non perdono mai l’occasione per dimostrare la loro pochezza; tentano sempre lo stesso gioco banale di “buttarla in confusione” o addirittura di metterla sul personale – tipico di chi non ha altri argomenti – laddove nella sostanza risultino manchevoli o del tutto assenti. Niente di nuovo, è un metodo che utilizzano anche in Consiglio Comunale, ma ciò non li salverà dalle loro responsabilità nei confronti di una comunità, quella di Porano, che lentamente vede sottrarsi servizi, residenti e opportunità, a causa di una Giunta senza competenze e senza prospettive. Avremo modo di scrivere prossimamente, nel dettaglio, su quanto da loro affermato nel recente comunicato di metà legislatura.
Altresì, il sottoscritto – piaccia o meno al Sindaco – utilizzagli strumenti che ritiene più opportuni per svolgere il proprio ruolo di Consigliere Comunale, da quelli mediatici a quelli previsti dal Regolamento del Consiglio Comunale e dalle normative vigenti. Aggiungo inoltre che, avendo dato per scontato (e avendolo poi anche verificato) che i residenti della zona avessero segnalato l’episodio di abbandono dei rifiuti, il passaggio in questione nel mio precedente comunicato serviva proprio a “stanare” il modus operandi di chi amministra: perennemente in ritardo e distante anni luce dalle esigenze di un paese che lentamente si spopola e dove i più giovani anziché trovare opportunità per sviluppare i proprio interessi o le proprie attitudini, se ne vanno appena possono. Come biasimarli.
Nel comunicato di risposta della Giunta comunale di Porano al mio articolo, c’è l’ammissione implicita della loro disorganizzazione rispetto alle piccole/grandi emergenze, visto che in 12 anni di amministrazioni di centro-destra (di cui l’attuale primo cittadino è stato prima 10 anni Vice-Sindaco e da 2 anni e mezzo ricopre appunto la carica di Sindaco), dopo il pensionamento di alcuni operai dipendenti comunali l’ente ha pensato bene di svendere tutte le attrezzature, i mezzi e gli edifici possibili, gestendo tutti i servizi ordinari con ditte in appalto (con costi inevitabilmente elevati), che come tali operano secondo i contratti “ordinari” e che se dovessero intervenire in caso di emergenze, giustamente si farebbero ben pagare interventi straordinari.
Chi ha amministrato Porano in questi anni ha fatto la deliberata scelta di dismettere strumenti e risorse umane necessarie alla gestione dell’ordinario e a disposizione dell’ente. Ecco perché anche una piccola emergenza – straordinaria appunto – come uno scarico abusivo di rifiuti, può diventare un problema cronico.
Le becere dichiarazioni con le quali il Sindaco e la Giunta vorrebbero sminuire la mia persona, mi danno invece l’opportunità di ricordare il ruolo che il sottoscritto ha svolto da 12 anni a questa parte, da volontario o per professione, attraverso il quale mi sono “sporcato” (per usare il gergo della Giunta) nell’ambito di progetti per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali in località Settecamini e nel territorio comunale. E’ un fatto abbastanza noto, anche ai miei concittadini, nonché documentato da incarichi professionali (persino dello stesso Comune di Porano nel 2012, 2013 e 2016), da diverse partecipazioni a convegni e conferenze regionali e nazionali, ma soprattutto dai buoni rapporti di collaborazione e confronto costante con l’ente statale di competenza sui beni in questione. Una mole di lavoro notevole, sempre di squadra, condiviso con un gruppo di lavoro di volontari e professionisti di prim’ordine, che di recente, grazie all’azione degli enti competenti e non certo del Comune di Porano totalmente assente su questo fronte, sta portando anche ad importanti interventi di restauro che si attendevano da decenni.
L’attuale amministrazione comunale di Porano non sa fare altro che produrre assistenzialismo fine a sé stesso, ed è pertanto inutile e dannosa al presente e alle (mancate) prospettive di sviluppo socio-economico ed eco-sostenibile del proprio territorio e della propria comunità. Mentre invece, anche dai passaggi conclusivi del loro comunicato di risposta – al netto di presunte mie aspettative personali che non esistono, e che anche “a voler pensar male” non potrebbero nemmeno esistere visto il mio ruolo di consigliere di minoranza – si evince come il loro approccio sia forse probabilmente un altro, evidentemente “più personale”, diretto alla soddisfazione delle aspettative dei singoli, piuttosto che a scelte utili per la collettività.
Il fatto che stupisce di più è la supponenza con la quale chi amministra a Porano cerca di dimostrare che “tutto va bene” quando numerosi indici, anche “di gradimento”, da tempo dimostrano il contrario. A metà legislatura, siamo purtroppo abituati al fatto che, chi rappresenta il 45,98% della comunità, si atteggi come fosse il “padrone di tutto” dimenticandosi altresì che, una volta eletti, avrebbero dovuto essere gli “amministratori di tutti” e non soltanto di chi li ha votati.
Giova forse ricordare quindi che i due gruppi di opposizione messi insieme rappresentano il 54,2% dei poranesi; anche questo ci conforta e ci sostiene nella nostra azione di rappresentanza, di fatto, della maggior parte dei poranesi, che non intendono rassegnarsi all’insipienza di amministratori più abituati ai selfie con il capopopolo demagogo di turno, piuttosto che ad una gestione della “cosa pubblica” fatta di concretezza e di presenza.
Mirko Pacioni – capogruppo Alternativa per Porano