ORVIETO – Sanità, rifiuti e Covid sono stati i temi caldi della conferenza stampa della sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, nella quale è stato anche stilato un bilancio sul 2021 appena terminato e sui progetti in cantiere per l’anno appena iniziato. Nel corso dell’incontro con la stampa orvietana, avvenuto in modalità online per le necessarie precauzioni sanitarie, Tardani ha spaziato a tutto campo, sciorinando dati estremamente positivi riguardo la presenza turistica in città nel secondo semestre del 2021, portando in dote i lavori di ripavimentazione effettuati soprattutto nel centro storico, senza tralasciare quelli che verranno effettuati nel corso dell’anno in corso anche nelle frazioni, oltre l’avvio dei lavori per il completamento della complanare.
Ma i temi caldi dell’attualità sono soprattutto legati ai nuovi piani regionali in materia di sanità e di rifiuti, che vedono Orvieto e il suo comprensorio protagonisti di prim’ordine.
In merito all’allargamento della discarica de Le Crete (riprofilatura, in gergo), che il piano regionale mette in stand by senza negare che in futuro possa esserne ampliata la cubatura, la sindaca è netta: “Come consigliere di opposizione prima e come sindaco adesso, sono stata sempre contraria all’ipotesi di ampliamento, il nostro territorio è stufo di dover pagare le conseguenze di negligenze altrui, che si sono susseguite soprattutto a partire dal 2009“, esordisce. “In assenza di un piano concreto che chiuda il ciclo dei rifiuti, non si può parlare di ampliamento della discarica, questo è chiaro“, proegue Tardani. La prima cittadina si dice poi d’accordo con il comunicato stampa dell’11 gennaio nel quale i massimi rappresentanti della Lega a Orvieto, Davide Melone e Andrea Sacripanti, hanno attaccato a mani basse il piano Tesei, con toni tipici da oppositori del governo regionale, toni che hanno suscitato un certo clamore. Tardani, pur senza battere i pugni sul tavolo e riconoscendo al piano regionale di rappresentare un primo, timido passo verso l’annoso problema della discarica orvietana, rimane ferma nelle sue posizioni contrarie, avallando i contenuti di quanto hanno scritto Melone e Sacripanti.
Anche riguardo il nuovo piano sanitario regionale, la sindaca non manca di prendere una posizione di netta contrarietà sulla prevista soppressione del distretto sanitario orvietano, in questo confortata anche dal sostegno di tutti i sindaci del comprensorio. “Non ho timori referenziali nei confronti di Donatella Tesei, come qualcuno va dicendo“, esordisce. “E’ vero che la legge prevede di poter accorpare più distretti sanitari in base al numero di abitanti, ma è anche vero che la stessa norma dà la possibilità di poter derogare laddove sussitano delle motivazioni e Orvieto direi che ne ha“, continua Tardani. “Innanzitutto facciamo parte di un’area interna che ha una popolazione con l’età media più alta della regione Umbria, oltre ad avere una posizione geografica non proprio favorevole rispetto ad altre aree. Riteniamo dunque che questi motivi siano sufficienti per poterci opporre alla soppressione del distretto sanitario e, insieme agli altri amministratori del territorio, non faremo mancare la nostra voce al riguardo“, conclude. Tardani si dice comunque soddisfatta del previsto potenziamento della medicina del territorio e dell’apertura della Casa della Salute nei locali dell’ex ospedale, auspicando che i fondi previsti dal PNRR possano accelerare la messa in opera di tutto quanto previsto.
Sull’emergenza Covid in atto, la sindaca ha ribadito che è in continuo contatto con i dirigenti scolastici per monitorare la situazione in tutti i plessi presenti nel comune ma “per il momento non risultano particolari criticità, quindi tenderei a escludere che si possano chiudere le scuole come hanno deciso di fare altri sindaci umbri”, è la sua risposta a una domanda specifica al riguardo. Tardani ammette però che negli ultimi giorni qualche criticità si è registrata nel tracciamento da parte della ASL, dovuta al fatto che i casi di positività sono aumentati moltissimo; in questo la sindaca ha confermato che qualche problema c’è stato anche sul conferimento dei rifiuti da parte di quelle famiglie che risultavano in isolamento, problemi riscontrati comunque anche in altri comuni e che troveranno presto una soluzione. (Gabriele Marcheggiani)