Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione finalizzata alla promozione di iniziative di diffusione della cultura e pratica della sicurezza nei luoghi di lavoro che è stata presentata da Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”).
La delibera impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere incontri con i diversi attori sociali al fine di generare azioni sinergiche per la sensibilizzazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; ad istituire un “Osservatorio comunale per la sicurezza nei luoghi di lavoro”, da trasformare eventualmente, in accordo con gli altri Sindaci, in “Osservatorio intercomunale del territorio orvietano”, per il monitoraggio e la valutazione della situazione, con la partecipazione dei tecnici della prevenzione, la polizia municipale, le forze dell’ordine, e con il compito di relazionare una volta all’anno al Consiglio comunale sulla situazione locale/territoriale. Inoltre, ad istituire un fondo comunale, da mettere ogni anno a bilancio, per le famiglie che subiscano perdite a causa di incidenti sul lavoro e ad organizzare ogni anno, in occasione della giornata delle vittime del lavoro (11 Ottobre), un’iniziativa pubblica per la riflessione sui temi della prevenzione, con la partecipazione dei soggetti sociali interessati (rappresentanti delle forze sindacali, tecnici del settore, imprenditori, ecc.) e, in accordo con le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti delle ultime classi.
Il proponente ha parlato dell’importanza di “porre l’attenzione alla questione degli incidenti sul lavoro che è un fenomeno noto a noi tutti e viene percepito come un grande problema molto grave e diffuso e che, seppure fortunatamente poco frequente, è comunque presente nelle nostre realtà. Le malattie professionali e da stress da lavoro e gli infortuni mortali o invalidanti sono notevolmente aumentati negli anni nonostante lo sviluppo di tecnologie e normative volte ad accrescere la sicurezza. Tra le cause del fenomeno c’è sicuramente l’idea che sia prioritaria la riduzione del costo del lavoro per la competitività, mentre la formazione professionale (quando presente) è ridotta sempre più spesso al mero sostegno delle competenze necessarie per la produzione. Quindi c’è la mancanza di preparazione, di conoscenze e di coscienza soprattutto. E’ quindi fondamentale assicurare formazione, addestramento e prevenzione, in ogni attività, valutando i rischi, definendo e professionalizzando gli addetti a tutti i livelli, con particolare attenzione ai lavoratori occasionali, discontinui e precari; ed è necessario investire, anche da parte degli Enti Locali, sulla diffusione di una cultura della sicurezza, del rispetto delle regole e delle normative, dei diritti e dei doveri sui luoghi di lavoro, a partire dagli istituti di formazione. C’è infatti una sottovalutazione e una scarsa diffusione della cultura della sicurezza e delle regole del lavoro, per cui si tratta di un fenomeno complesso, di cultura aziendale, di consapevolezza dei diritti, ma anche di dinamiche interpersonali, soprattutto nelle piccole aziende”.
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”) ha detto che “la proposta affronta un tema ampio e organico ma purtroppo molto attuale. Le istituzioni hanno l’obbligo di difendere il lavoro in tutte le sue articolazioni, non solo per gli aspetti retributivi, ma quello della diminuzione delle tutele, dell’incremento del precariato che ha svilito il valore del lavoro delle persone. Trovo importante aprire una riflessione e un dibattito serio su queste tematiche anche con le realtà sindacali. Reputo opportuno aprire un confronto per cercare di arginare il problema e lanciare un allarme. Voto a favore”.
Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) ha aggiunto che “la sicurezza sul luogo di lavoro non può trascurare le conquiste fatte nel tempo dalle lotte dei lavoratori. Molti sono i problemi fra questi particolarmente emergente e connesso alla cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro c’è il fenomeno del precariato diffuso e le nuove derive del lavoro. Bene quindi creare occasioni per dare il nostro contributo come città”.
Nella replica, Barbabella ha ringraziato “i colleghi che hanno arricchito i contenuti della mozione. I problemi derivano non solo da responsabilità specifiche ma da una tendenza generale che è quella di sfruttare il lavoro in modo abnorme e la competitività che tende a risparmiare sulla sicurezza. C’è la mancanza dell’etica del lavoro, e la sicurezza fa parte del diritto al lavoro. Ciò che un Comune può fare è contribuire a diffondere questa cultura e a riflettere. Un convegno fatto una volta l’anno non è dispendioso”.