Per l’Università della Tuscia sono 14 i Progetti PRIN – progetti di rilevante interesse nazionale – finanziati dal Ministero dell’Università e Ricerca. Erano state presentate, a livello nazionale, più di quattromila proposte, delle quali appena 308 hanno ottenuto il finanziamento. L’Università della Tuscia partecipa dunque al 4,5% dei progetti PRIN italiani, pur avendo poco più dello 0,6% dei ricercatori universitari italiani. Le proposte sono state presentate nel corso del 2020 e, solo alla fine del 2021, si è conclusa la procedura selettiva con le relative assegnazioni. Per l’Ateneo viterbese un importante riconoscimento tenuto conto che, in 7 delle 14 proposte progettuali, riveste anche il ruolo di coordinatore nazionale.
Nelle restanti 7 è partner con altri importanti Atenei di tutta Italia. L’importo complessivo finanziato ammonta a poco meno di 2,5 milioni di euro. “Una grande soddisfazione per un Ateneo – ha sottolineato Stefano Ubertini rettore dell’Università della Tuscia- che sta consolidando sempre di più il suo ruolo nel panorama nazionale delle Università di piccole dimensioni, potendo contare su didattica e ricerca di qualità, con notevoli risultati raggiunti”.
I progetti finanziati appartengono a diversi ambiti scientifici: 7 appartenenti al settore LS – Scienze della vita, di cui 5 come partner e 2 come coordinatore; 6 al settore SH – culture, società, istituzioni, produzione culturale, 2 come partner e 4 come coordinatore ed infine 1 appartenente al settore PE – Ingegneria dei processi e dei prodotti. In due delle graduatorie, su LS8 (Evolutionary, population and environmental biology) e su PE8 (Ingegneria dei prodotti e dei processi), i progetti Unitus si sono addirittura classificati al primo posto.