In conseguenza delle segnalazioni di casi di peste suina sul territorio nazionale, la Regione Umbria ha istituito nel 2021 il Gruppo di Lavoro regionale per la PSA con il compito di aggiornare i Servizi Veterinari delle ASL, inoltre, ha avviato una serie di iniziative esplicative dirette al cittadino, una rapida comunicazione alle ASL competenti per territorio delle indicazioni e disposizioni nazionali e l’istituzione di uno speciale gruppo operativo regionale con esperti di settore con l’obiettivo di rendere sempre più efficace l’azione dei Servizi Veterinari sul territorio.
Lo comunica una nota della Regione Umbria / Assessorato alla Salute, ricordando che l’Umbria sin dal 2020 ha attivato uno specifico Piano di sorveglianza e prevenzione nei confronti della Peste suina africana (PSA), aggiornato ed integrato nel 2021, le cui principali direttrici sono la sorveglianza nelle popolazioni di cinghiali e negli allevamenti di suini, e controlli rigorosi delle norme di biosicurezza che garantiscono lo status sanitario di allevamenti e prodotti nonché la formazione dei soggetti interessati ai vari livelli.
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia virale che, a livello internazionale, è riconosciuta come la minaccia più importante per l’intero settore suinicolo – fa sapere il Servizio di prevenzione della Regione Umbria – la malattia che non colpisce l’uomo, si manifesta con effetti importanti sia negli allevamenti domestici sia nelle popolazioni selvatiche ma, attualmente, anche la sola esposizione al rischio di introduzione dell’infezione può comportare conseguenze economiche e restrizioni commerciali. Le aree geografiche interessate, vengono già sottoposte a restrizione della commercializzazione di suini e prodotti collegati al comparto suinicolo.
Il 7 gennaio scorso, il Centro di Referenza nazionale per le pesti suine dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria/Marche “Togo Rosati” ha comunicato la conferma della presenza di un caso di Peste Suina Africana in una carcassa di cinghiale rinvenuta nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria, nella regione Piemonte.
La sorveglianza nelle popolazioni di cinghiali sul territorio regionale viene attuata attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti (inclusi i morti per incidente stradale) e di tutti i casi sospetti al fine di permettere il tempestivo riscontro dell’infezione.
Dal 2020 è attivo un numero unico regionale 075-81391 al fine di agevolare e supportare le segnalazioni di ritrovamento delle carcasse di cinghiale al Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Azienda USL competente per territorio.
Nell’anno 2021 sono state controllate, con esito negativo, 193 carcasse di cinghiali.
La Direzione regionale Salute e Welfare ha istituito un gruppo specifico di lavoro con un approccio “One Health”, il modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse, composta da rappresentanti di: Servizio regionale Foreste, Montagna, Sistemi Naturalistici e Faunistica Venatoria, Servizio regionale Energia, Ambiente, Rifiuti, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria/Marche e Aziende USL che, all’occorrenza, potrà essere integrato con altri componenti istituzionali, con il mandato di dare seguito alle iniziative già prese a livello nazionale di coordinamento delle attività di gestione della fauna selvatica ed in particolare del cinghiale.
Attualmente la sorveglianza degli allevamenti di suini sul territorio regionale viene attuata attraverso il campionamento di suini morti secondo quanto previsto dalle indicazioni del Ministero della Salute.
Nell’anno 2021 sono stati controllati, con esito negativo 128 animali, superando così il target assegnato all’Umbria.
A partire dal 2018, la Regione Umbria ha organizzato una serie di incontri di aggiornamento sulla peste suina africana, finalizzati ad informare e sensibilizzare tutti i soggetti portatori d’interesse, quali: veterinari dei Servizi di Sanità Animale, Associazioni di Categoria degli allevatori di suini ed Ambiti Territoriali di Caccia.
Nel 2020 in particolare sono stati elaborati e distribuiti materiali informativi dedicati per le diverse categorie coinvolte (veterinari, viaggiatori, allevatori, cacciatori, cittadini) contenenti le raccomandazioni da seguire.
Per informazioni consultare le locandine del Ministero della Salute al seguente link: https://www.salute.gov.it/portale/sanitaAnimale/dettaglioContenutiSanitaAnimale.jsp?lingua=italiano&id=208