ORVIETO – Nella seduta del 30 dicembre svoltasi in modalità telematica, il Consiglio Comunale ha approvato (13 favorevoli; 1 astenuto: Barbabella) le modifiche ed integrazioni al Regolamento Comunale per l’arredo e il decoro dell’ambiente urbano che disciplina nell’ambito del territorio comunale, gli interventi di modificazione e trasformazione dell’ambiente urbano ed extraurbano, connessi con il decoro e con l’immagine complessiva della città, definendone criteri e norme per la realizzazione e l’installazione di elementi (insegne di esercizio, targhe, vetrine, tende, ecc.) al fine regolamentarne in modo puntuale le modalità esecutive, le qualità intrinseche dei manufatti nel rispetto della salvaguardia dei valori architettonici ed ambientali della città.
Le modifiche che entrano in vigore con l’esecutività della delibera del Consiglio, sono state illustrate dal Vice Sindaco e Assessore all’Edilizia e Urbanistica, Mario Angelo Mazzi il quale ha affermato che “il regolamento consentirà di intervenire laddove ci sono situazioni di disordine e non ottemperanza rispetto a quello che è il decoro urbano. Le modifiche principali riguardano le regolamentazione degli spazi esterni con particolare attenzione alla determinazione dei materiali e dei colori. Viene dato un tempo per l’adeguamento e/o l’immediata rimozione. Un altro aspetto affrontato è quello degli espositori che ora, per effetto di una condizione di equilibrio tollerabile, sono in numero eccedente. Per le plance, pur conservando tutti i limiti relativi alla dimensione, è prevista una grandezza e un disegno conformi e rispettosi del decoro delle pavimentazioni e dei prospetti dei fabbricati. In ogni situazione viene fatta richiesta di permesso paesaggistico rilasciato o dall’ufficio urbanistica o in alcuni casi anche dalla Soprintendenza. Infatti, alcune aree come piazza Duomo, via Duomo e via Maitani sono sottoposte al controllo della Soprintendenza e quindi è possibile che si applichino delle restrizioni”.
“La modifica degli Articoli 49, 50 e 66 del Regolamento – ha specificato – ha l’obiettivo di definire maggiormente le tipologie e gli elementi genericamente definiti ‘arredo urbano’ che concorrono ad articolare lo spazio civico e spesso si connotano come l’espressione più immediata dell’immagine della città. Più precisamente, l’esposizione di oggetti a corredo di edifici o spazi pubblici, così come forme, colori e materiali degli stessi, deve concorrere a qualificare e caratterizzare l’ambiente urbano, cercando altresì di evitare situazioni di disordine visivo e/o interferenza sulla visuale prospettica degli edifici. Le modifiche apportate al Regolamento vigente tendono quindi ad una maggiore definizione dei cosiddetti dehors, cioè l’insieme degli elementi che costituisce, delimita ed arreda uno spazio esterno annesso ad un pubblico esercizio di somministrazione, stabilendo regole codificate che ne garantiscano la compatibilità con i luoghi ed il decoro pubblico, in conformità ai principi generali di riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente urbano, al fine di migliorare l’offerta di servizi ai cittadini e ai turisti, di favorire l’aggregazione sociale, la rivitalizzazione della città e l’utilizzo del suolo per la realizzazione di strutture temporanee connesse a pubblici esercizi”.
In dettaglio, le principali modifiche del Regolamento sono le seguenti:
• Art. 49 – Dehors – disciplina la realizzazione di “dehors” stagionali e/o permanenti, in conformità ai principi generali di riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente cittadino. Sulla base delle attrezzature impiegate e dell’impatto sullo spazio pubblico, il Regolamento individua tre tipologie di “dehors”:
– Tipo A – allestimento con arredi di base (sedie e tavolini), con o senza ombrelloni o tende a sbraccio – (Tipo aperto).
– Tipo B – allestimento con arredi di base, con ombrelloni, pedane e delimitazioni – (Tipo semichiuso).
– Tipo C – allestimento con arredi di base, pedane, delimitazioni e struttura di copertura – (Tipo chiuso).
Riguardo alla temporalità, il Regolamento individua due categorie di dehors: stagionale (Tipo A) e permanente ( Tipo B e Tipo C) rimandando al Regolamento Comunale per l’Occupazione di spazi ed aree pubbliche la definizione del lasso temporale per l’occupazione stagionale o permanente.
• Art. 50 – Composizione dei Dehors – definisce con maggiore dettaglio le pedane, gli elementi accessori di riscaldamento ed illuminazione, le coperture, che per i dehors di Tipo C potranno essere anche del “tipo rigido”, con l’obbligo però, di utilizzo di materiali che garantiscano il maggior grado di trasparenza possibile, sia per la percezione degli spazi pubblici che degli elementi di pregio degli edifici circostanti. Il regolamento prevede anche la possibilità di adottare soluzioni a carattere innovativo, per forma e materiali, a condizione che il progetto sia motivato in funzione del contesto ambientale e rispetti i valori storici-architettonici e i criteri di omogeneità per ambito urbano.
• Art. 66 – Ulteriori prescrizioni per il commercio su area pubblica – definisce criteri per le attrezzature ed installazioni mobili in occasione di manifestazioni temporanee e per lo svolgimento di attività di mercato (mercatini natalizi, dell’antiquariato, ecc.) i cui assetti formali e compositivi dovranno rispettare criteri di omogeneità, ordine e modularità delle strutture. Gli operatori ammessi a partecipare alla manifestazione avranno l’obbligo di adottare strutture di vendita omogenee per forma e colore, con allineamento in altezza delle strutture di copertura, nel rispetto dello spazio modulare autorizzato.