ORVIETO – Nel 2022 il liceo Majorana compie cinquant’anni. Una storia che merita un racconto o un accidente dalla fortuna transitoria? Le cose accadute, i dati di fatto, le numerose e diverse vite che vi hanno trovato accoglienza e formazione, gli esiti, le reti di relazione, le proiezioni esterne, le idee, il lavoro di tanti professionisti dell’educazione, tutto dice che si tratta di una storia, anzi, di una grande storia.
Grande storia in quanto non c’è solo un passato da raccontare, ma anche un futuro che si costruisce nel presente. Questo in effetti è oggi il liceo Majorana che, inserito nel contesto di un istituto divenuto nel tempo sempre più articolato e complesso, mantiene tuttavia una sua specificità proprio per le sue caratteristiche originarie: essere scuola d’innovazione con solide basi culturali aperta al mondo che cambia.
Ecco dunque il succo di questa storia. Nato all’inizio degli anni ’60 come costola del liceo classico per dare spazio alla cultura scientifica come connotato formativo delle professioni moderne, il Majorana giunse all’autonomia appunto nel 1972 e crebbe rapidamente in credibilità e numeri. La cultura scientifica si faceva strada e diventava ambizione di crescita sociale e civile. Anche per questo con un concorso tra gli studenti fu scelto il nome del fisico che abbinava in sé il genio della conoscenza con l’amore per il suo uso umano.
Il salto arrivò poi con la sperimentazione degli indirizzi Brocca. Da lì partì un processo di innovazioni continue e di progettualità formativa e didattica che non si è più fermata e costituisce la base solida per guardare ancora avanti. Ecco allora l’approdo: una scuola innovativa che riflette su se stessa e sul mondo che cambia, un luogo del sapere organizzato come offerta formativa differenziata, aperta e inclusiva, impegnata ad offrire ai giovani di questo nostro territorio le migliori opportunità formative per vivere e operare nella società della conoscenza.
Per tutte queste ragioni celebrare i cinquant’anni di questo istituto è, come s’è detto, sì raccontare una storia ma nel contempo è anche e soprattutto esaminare come questa storia diventa linfa del presente e proiezione verso un futuro che di questa linfa già vive. Il programma che segue ne esemplifica la logica e le tappe.
L’ISTITUTO E IL TERRITORIO, GUARDANDO OLTRE
Le storie vanno raccontate e questa è una storia che merita di essere raccontata. Perciò ci sarà:
Il racconto di una storia durata cinquant’anni e …
L’almanacco delle vite in transito
L’ISTITUTO, LA SUA MISSIONE CULTURALE E PROFESSIONALE
La scuola non è solo curricolo e organizzazione, ma sintonia con le idee, i sentimenti, i bisogni, della società, di cui è servizio e interprete attiva ed emozionale. Ecco allora le iniziative:
La scuola che stimola l’uso critico del pensiero
Presentazione di libri sul rapporto proficuo tra cultura umanistica e pensiero scientifico; convegni e/o tavole rotonde a tema.
La scuola che promuove la scienza
Iniziative per valorizzare le figure di intellettuali che, attraverso collaborazioni con il liceo Majorana, hanno contribuito alla promozione della cultura scientifica nel territorio e nel Paese.
La scuola che forma le professioni
Riflessione approfondita di livello centrale e periferico su come adeguare in progress i curricoli ai bisogni formativi parametrati con la realtà.
La scuola che forma il cittadino consapevole e responsabile
Riflessione sui diritti e i doveri di cittadinanza nel mondo di oggi, non solo cambiato dalla pandemia ma anche, prima e insieme, dalla rivoluzione tecnologica.
L’ISTITUTO DENTRO LA SOCIETÀ COMPLESSA
Cambiano i quadri delle competenze chiave per il ventunesimo secolo e di conseguenza diventa necessità impellente la riflessione su come aggiornare efficacemente gli obiettivi formativi nella concreta prassi educativa. Su due aspetti in particolare, che direttamente interessano il sistema di istruzione e formazione, la riflessione appare urgente:
– quale revisione dei curricoli e dell’organizzazione scolastica può essere necessaria per superare il gap tra mondo dell’educazione e mondo del lavoro;
– come migliorare la formazione in direzione del cittadino competente e responsabile nella società della conoscenza e del continuo cambiamento.
ALTRE ATTIVITÀ
Mostre su vari temi; attività ludiche; attività di memoria e socializzazione.
LE PRIME AZIONI
È stato bandito il concorso di idee interno per la scelta del logo del cinquantesimo. Quello scelto è opera di tre studenti del Liceo. Il prossimo 14 gennaio, presso la Sala dei 400 del palazzo del Capitano del Popolo si terrà invece la prima iniziativa pubblica.