Ultimi colpi di coda per chi dice sempre e solo no, ora che siamo giunti al traguardo di veder finalmente recuperato e rigenerato il complesso ex ospedale di Orvieto, si riaprono le polemiche. Il centro storico ormai ridotto a museo, con il ripristino dei servizi che arriverebbero velocemente e coerentemente, con le linee guida sulle case di comunità, ne trarrebbe enormi vantaggi, soprattutto per chi è interessato alla qualità della vita dei
propri cittadini, ma anche alla ripresa economica.
Non crediamo che possano nascere problemi di viabilità, visto che i diversi accessi e la disponibilità di parcheggio più che sufficienti, potrebbero tranquillamente assorbire il flusso di un ipotetico “super traffico” (ma queste valutazioni le faranno gli esperti). Piuttosto, la ripresa di un ritorno dei servizi sarà fonte di una vera rinascita, ma soprattutto, restituirà in qualche modo alla città un bene che gli è sempre appartenuto, ma evidentemente, ci potrà essere ancora, qualche ritardatario, che vorrebbe l’arrivo di un hotel di super lusso, senza sapere che ben 4 aste per la vendita sono andate deserte, idea che evidentemente è stata abbandonata, visto l’andamento del mercato alberghiero.
Comunque, la Regione e la ASL proprietarie del bene, sapranno ben valutare la disponibilità di spazi utili a risparmiare sugli affitti e razionalizzare i servizi in una unica area. 22 anni fa, si ipotizzava già, un riutilizzo per finalità pubbliche del complesso, ma inefficienze, poca visione, e perché no, pressioni di “interessi privati” sono stati di impedimento al recupero logico di tutta l’area. Per non parlare infine, delle esigenze sempre crescenti degli anziani che attendono, invecchiando ancora di più, una soluzione di sostegno per il proprio benessere . ParteCivile APS. Gianni Pietro Mencareli








