Il Consiglio Comunale nella seduta del 30 dicembre scorso ha approvato all’unanimità le convenzioni tra il Comune di Orvieto (capofila della Zona Sociale n. 12, delegato alla gestione tecnico-amministrativa dei servizi sociali) con le seguenti strutture residenziali convenzionate: Residenza Protetta “San Giovanni Bosco” di Castel Viscardo dell’Istituto Suore Serve di Maria Riparatrici di Roma; Residenza Protetta “San Giorgio” di Orvieto, Istituto Piccolomini-Febei, gestito dalla Cooperativa Sociale Il Quadrifoglio di Orvieto; Residenza Protetta “Sant’Antonio Abate” di Castel Viscardo, della Cooperativa Sociale Sant’Antonio Abate di Castel Viscardo; Residenza Protetta “Casa della Divina Provvidenza per il riposo della vecchiaia” di Ficulle; Residenza Protetta “Casa Natività di Maria” in località Morrano di Orvieto, della Casa Vincenziana s.r.l. di San Venanzo; Residenza Protetta “Comunità Alloggio Torricelli” della Cooperativa Sociale ACTL di Terni; Residenza Protetta “Nuova Villa Maria Luisa” di Terni; Residenza Servita “Casa Famiglia Maria sposa e madre” della Congregazione dei figli dell’amore misericordioso di Collevalenza-Todi; Residenza Servita Casa Vincenziana Don B. Baccarelli di Baschi; Residenza Servita “La Terza Età” di Castel Giorgio; Residenza Servita “Grande Albergo Amerino” di Acquasparta e Residenza Alzheimer “Non ti scordar di me” di Castelgiorgio, sulla base delle condizioni previste dalle analoghe convenzioni stipulate con le altre strutture residenziali della stessa Zona Sociale.
L’atto è stato illustrato dall’Assessore ai Servizi Sociali, Angela Maria Sartini la quale ha spiegato che “in analogia con le convenzioni già stipulate con altre strutture residenziali della Zona Sociale n. 12, anche queste convenzioni avranno scadenza il 31 dicembre 2025 e che l’eventuale integrazione economica della retta sarà applicata esclusivamente per gli ospiti con residenza, prima dell’ingresso in struttura, in uno dei comuni della Zona Sociale n. 12 ed inseriti in strutture le cui tipologie sono ricomprese in quelle previste nella normativa nazionale regionale vigente, e sono in regola con le stesse”.