ORVIETO – Un appuntamento che si preannuncia ricco di interventi e soprattutto di proposte quello che si svolgerà giovedì 9 dicembre alle ore 17 presso il Centro Sociale di Sferracavallo. L’evento, dal titolo emblematico “E’ tempo di una sanità di cittadinanza, proposte dal territorio orvietano“, è organizzato dal gruppo CiviciXOrvieto, insieme ai rappresentanti cittadini di Italia Viva e Azione e segue di qualche settimana l’incontro in cui Franco Raimondo Barbabella, Massimo Gnagnarini e Massimo Morcella hanno organizzato in merito al nuovo Piano Sanitario Regionale dell’Umbria e alle proposte messe in campo dai rispettivi gruppi, proposte nate a loro avviso dai bisogni reali del territorio in ambito sanitario. “E’ importante che i cittadini partecipino a questo incontro”, scrive Barbabella, ” a cui sono invitati soggetti istituzionali e professionali di vario orientamento, che vanno dal territorio provinciale a quello regionale”.
“Continuano a preoccuparci le persistenti difficoltà dell’accesso dei cittadini al servizio pubblico e non ci tranquillizzano affatto, anzi ci preoccupano, le dichiarazioni dei giorni scorsi di importanti settori della maggioranza e l’avallo del sindaco a quella che appare sempre più la strategia del contentino”, dicono i promotori. “Per noi tutto ciò che si fa per il miglioramento va benissimo e lo rivendichiamo anche come frutto di una costante e costruttiva pressione delle minoranze interne ed esterne alle istituzioni. Però non lo si passi come ciò che risolve i problemi, perché rimangono inevase esigenze fondamentali per l’oggi e non per il domani che verrà, e permangono questioni di fondo che non ci si decide nemmeno a discutere, figurarsi a indicare come risolverle”. “Si insiste sulla destinazione dell’ex ospedale a Casa della salute, non solo infelice per posizione e per tempi astronomici di realizzazione, ma perché contrasta con ogni visione organica sia dei servizi sanitari che del ruolo di quell’area nel contesto più generale delle funzioni della città.
In secondo luogo, ed è la cosa più rilevante, non si dice nulla sul Nuovo Piano Sanitario, da cui si evince praticamente niente e però si capisce una riorganizzazione dei Distretti che nulla ha a che vedere con le programmazioni territoriali e con una riorganizzazione del sistema che elimini le storture, gli sprechi, le inefficienze e le ingiustizie. Noi intravediamo in tutto ciò il contrario di ciò serve al nostro territorio in termini sia di servizio specifico ospedaliero e sanitario che di funzione nel contesto regionale e interregionale. Intravediamo un pericolo di declassamento. E riteniamo perciò che bisogna mobilitare tutte le forze sociali e politiche. Per questo organizziamo l’incontro del 9 dicembre. Presenteremo un’analisi e delle proposte. Ci auguriamo da lì parta un impegno corale a reimpostare la politica sanitaria e ospedaliera che faccia del nostro territorio finalmente un soggetto protagonista e non più l’oggetto che accetta e che al massimo si lamenta”.
Ritrovata in un campo presunta refurtiva. E’ custodita presso gli Uffici della Polstrada di Orvieto
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