Si è appena celebrata, venerdì 10 dicembre, la Giornata dei diritti umani indetta dalle Nazioni Unite, improntata ad affrontare quest’anno il tema della disuguaglianza principio cardine degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. L’obiettivo di sviluppo sostenibile 10, in particolare, è volto a “Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni“, ed esso è attuazione del preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 secondo cui “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Pure, questi sono i giorni, ancora una volta di disastri ambientali e di devastazioni scioccanti, con causate dal mutamento climatico, come quelle che ha prodotto il tornado che ha appena devastato vaste aree degli Stati Uniti e del Kentucky in particolare, con decine di vittime e città rase al suolo, come la città di Mayfield. L’alluvione di Catania del 28 ottobre, dopo piogge incessanti, ha condotto la città allo stremo. E sono sempre di poco tempo fa le inondazioni incessanti, in Germania, del Nord Reno-Vestfalia e nella Renania-Palatinato, con distruzioni e non meno di 160 vittime.
L’Organizzazione mondiale della sanità prevede che i cambiamenti climatici causeranno 250.000 morti all’anno tra il 2030 e il 2050, a causa di malaria, malnutrizione, diarrea e stress da calore. Già oltre un miliardo di persone su scala globale non ha accesso all’acqua potabile con incremento esponenziale delle emergenze sanitarie. “Ideare dei modelli di prevenzione che possano attutire il degrado ambientale” evidenzia Francesco Paola, Presidente della Riserva MAB Unesco del Monte Peglia “che attenta alla vita e alla salute delle popolazioni specialmente più vulnerabili costituisce dunque più che una necessità.
Le crisi molteplici derivano in misura rilevante dalle frammentazioni e dal localismo, con effetti e ricadute sanitarie, di opportunità e finanziarie che hanno conseguenze durature e molteplici sui giovani e le imprese accrescendo disuguaglianza e povertà. E’ ormai e da tempo inescusabile” conclude la nota della Riserva “l’incapacità di agire in modo efficace sul mutamento climatico di fronte alle emergenze ripetute e gravi e dinanzi alla evidenza scientifica.
Inerzia e immobilismo possono anzi determinare la maggiore e la peggiore delle violazioni dei diritti umani con effetti devastanti sulle chance essenziali delle future generazioni. Attraverso il proprio canale dedicato alle interazioni educazionali, http://www.montepegliaperunesco.edu la Riserva promuove nelle scuole una campagna volta alla diffusione di tali consapevolezze che sono essenziali”.
Fonte: Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia
Associazione Monte Peglia per Unesco Soggetto Gestore della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia