ORVIETO – C’è soddisfazione tra gli studenti del liceo Artistico dopo l’incontro avuto nella mattinata del 14 dicembre con la dirigente d’istituto Cristiana Casaburo, che avrebbe assicurato l’apertura di un costante canale comunicativo per continuare il confronto sui temi caldi sollevati dai ragazzi, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei locali della scuola.
Dopo l’assemblea dello scorso 10 dicembre e ripetuti tentativi andati a vuoto di chiedere un colloquio con la dirigente, gli studenti del liceo di via Roma avevano deciso in un primo momento di occupare l’edificio scolastico nella mattinata del 13 dicembre, per poi desistere dopo un colloquio avuto con il funzionario di polizia chiamato dalla dirigente stessa, ricevendo in cambio l’assicurazione al confronto richiesto da tempo.
Durante l’incontro, la professoressa Casaburo ha detto che sulla sicurezza dell’edilizia scolastica, la questione più delicata e urgente portata avanti dalla protesta studentesca, i tempi di intervento non saranno a breve scadenza. Anche la burocrazia, oltre la cronica e assodata mancanza di fondi, non gioca in favore di una rapida soluzione del problema, perchè se è vero che di alcuni progetti si è cominciato a parlare, il fatto che il plesso sia proprietà del Comune di Orvieto ma venga gestito dalla Provincia di Terni, crea un ulteriore problema non di poco conto.
“Abbiamo già avuto l’assicurazione di un incontro a breve anche con la provincia per capire tempi e possibilità di intervento per quanto riguarda la messa in sicurezza dell’edificio e l’abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di un ascensore. Purtroppo i tempi non saranno brevi, su questo c’è poco da fare”, esordisce Rachele Astolfi, presidentessa della Consulta provinciale degli studenti e coordinatrice orvietana dell’Unione degli Studenti. “Il fatto che comunque la dirigente abbia assicurato continuità di dialogo, è già un primo passo importante e anch esugli altri temi da noi esposti, ci ha garantito il suo massimo impegno”, prosegue.
Riguardo lo stanziamento di nuovi fondi per l’acquisto di materiale scolastico e apparecchiature, la Casaburo sarebbe stata netta: di soldi non ce ne sono e questo non dipende solo dall’istituto ma dalla mancanza di fondi a livello nazionale. “Abbiamo chiesto che ci venga fornito un bilancio della scuola, visto che ci è stato detto che fondi non ce ne sono. Forse già domani dovremmo riuscire ad avere una copia affinchè anche noi si possa capire come stanno le cose”, continua la Astolfi.
Sugli altri temi invece gli studenti hanno portato a casa il massimo risultato. E’ stato infatti approvato durante l’incontro avuto, il codice anti – molestie che rientra nel più ampio progetto per il benessere psico – fisico degli studenti e che prevederebbe anche l’apertura di uno sportello di sostegno psicologico nell’istituto, cosa per cui la Casaburo avrebbe assicurato il massimo impegno con la ASL Umbria 2, a cui questa responsabilità fa capo. Al tempo stesso è stato approvato il progetto per l’avvio di un percorso di educazione sessuale, che potrebbe vedere la luce in brevissimo tempo con l’ausilio di un professionista e incontri che potrebbere essere cadenzati mensilmente.
“Ci siamo lasciati dopo un’ora e mezza di colloquio con la dirigente, avendo tracciato anche le regole per i prossimi confronti. Dal momento che le responsabilità burocratiche ricadono in diversi campi, abbiamo deciso di adottare una procedura ambivalente che ci metta a confronto sempre sia con la scuola che con l’ente pubblico di riferimento, nel nostro caso la provincia di Terni”, conclude soddisfatta Rachele Astolfi. (GabMar)