“La Riserva MAB Unesco del Monte Peglia – si legge in un comunicato – condivide e fa proprie le preoccupazioni degli allevatori e dei pastori sugli effetti dei cambiamenti climatici. Giustamente è stato osservato che nonostante le semine siano state fatte regolarmente nei periodi previsti la siccità ha fatto mancare i pascoli estivi: trifoglio e violetto sono stati completamente seccati anche su impianti ben radicati da più di un anno” e la stessa crisi riguarda i pascoli invernali. I pastori che sono i giusti “custodi del territorio” toccano dunque con mano gli effetti delle crisi climatiche. Essi meritano la più ampia tutela. I pastori sono custodi dei territori ma anche attori dei sistemi di qualità e i protagonisti delle tradizioni millenarie della transumanza, che vanno rafforzate e rese vitali nella Riserva MAB Unesco e nell’Umbria tutta. Se l’Umbria è terra di cammini, essa è anche terra di transumanza e i cambiamenti climatici richiedono azioni decise e chiare. La Riserva MAB Unesco del Monte Peglia” conclude la nota “sta costruendo una Consulta delle Istituzioni e delle Imprese sostenibili al cui interno tali temi possano essere, con l’apporto delle Organizzazioni agricole, che la Riserva Mondiale considera essenziale, dibattuti e affrontati nel modo nuovo e secondo i modelli efficaci richiesti dai tempi”.