ORVIETO – Sulla questione della crisi aziendale della Vetrya Spa, il Consiglio Comunale ha discusso anche l’interpellanza presentata dal Consigliere Stefano Olimpieri (Capo Gruppo “Gruppo Misto”) che chiedeva di sapere se l’Amministrazione avesse intrapreso delle azioni per avere contezza degli sviluppi relativi alla grave crisi finanziaria che sta vivendo l’azienda e, soprattutto, le conseguenze deleterie che andrebbero a colpire il posto di lavoro per più di cento lavoratori, tutti residenti nel comprensorio orvietano.
L’interpellante collegandosi alle precedente interpellanza del Consigliere Franco Raimondo Barbabella ha precisato che “la politica non è un soggetto esterno rispetto a quello che accade in città. Le considerazioni del presidente possono essere corrette. Il Ministero e la Regione hanno delle competenze rispetto alla questione occupazionale, quindi sia la mia interrogazione che quella di Barbabella hanno un senso: quello di sensibilizzazione della politica, quindi si dovrebbe poter discutere. Anche l’Amministrazione ha messo in campo degli strumenti a tutela dei lavoratori. Quindi da questo punto di vista e da quello dell’impresa vorremmo capire come stanno le cose. Questa è la ratio che ha ispirato la mia interpellanza e credo anche quella di Barbabella”.
Il Sindaco, Roberta Tardani ha assicurato: “Stiamo seguendo la vicenda con grande attenzione. Ho incontrato l’Ing. Tomassini prima ancora della messa in liquidazione di Vetrya. Non posso entrare nella politica aziendale né indicare le strade che mi ha elencato, ma certo seguiamo la questione occupazionale. Sto in contatto con l’Assessore regionale Fioroni rispetto ad una situazione che è in divenire. C’è grande attenzione da parte di tutti, abbiamo avuto rassicurazioni sul mantenimento della maggior parte dei dipendenti. Ci auguriamo che la vicenda possa essere risolta nel tempo più rapido possibile. E’ un momento delicato in cui chi ha titolo sta lavorando”.
Il Cons. Stefano Olimpieri si è dichiarato “soddisfatto. Siamo consapevoli dei riflessi mediatici per una azienda quotata in Borsa, quindi stiamo cauti, mantenendo l’attenzione la vicenda rispetto alla strada messa in campo tra soggetti privati e Regione. Il dirigismo non esiste, ragioniamo perciò su come il Consiglio può dare il supporto che è possibile”.
ll Consiglio Comunale ha anche esaminato l’interpellanza presentata dal Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”) che nei giorni scorso aveva chiesto al Presidente dell’Assemblea e al Sindaco la convocazione urgente della Conferenza Capigruppo sulla crisi dell’azienda Vetrya “per un confronto in sede istituzionale in quanto è dovere dell’istituzione cittadina assumere informazioni corrette e dirette per decidere poi eventuali iniziative che, nel rispetto più rigoroso dei compiti e delle responsabilità aziendali, possano essere ritenute utili per i lavoratori e per l’azienda stessa”. Il Cons. Barbabella ha precisato che “l’interpellanza aveva senso nel momento della presentazione allorché sembrava opportuna. Non ho però ricevuto né una risposta orale né scritta, personalmente ritengo che sarebbe ancora opportuno un incontro richiesto dal Consiglio. Vetrya infatti non è una questione che riguarda solo la proprietà ma anche chi ci lavora”.
Il Presidente del Consiglio Comunale, Umberto Garbini ha risposto: “Ho riflettuto sulla proposta del Cons. Barbabella. I vertici di Vetrya hanno avuto un incontro con Regione e Sindacati. Spesso, il rischio della politica è che, involontariamente, venga interpretato male qualche messaggio dato alla capigruppo e il mio timore era proprio questo, quello cioè di non creare ulteriore danno rispetto ad una situazione che è precipitata in pochi giorni. Questa è stata una mia interpretazione ma la Regione che segue la vicenda e i vertici di Vetrya lavoreranno per garantire il miglior esito possibile. Per queste ragioni da presidente della commissione capigruppo non ritengo opportuno convocarla”.
Il Cons. Franco Raimondo Barbabella si è dichiarato “non soddisfatto. E’ un diritto del presidente interpretare le cose, ma io la penso diversamente. Ogni consigliere ha il dovere della responsabilità. Il mio intento era quello di riportare sul terreno dell’istituzione pubblica la realtà delle cose da parte di chi è titolato. Questo si dovrebbe fare sempre perché la politica deve essere il luogo nel quale tutto avviene in modo legittimo e serio. D’altronde, se se ne occupa la Regione o i sindacati perché i consiglieri comunali di Orvieto non se ne dovrebbero occupare?”.