ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione relativa alla recente chiusura dell’asilo nido di Sferracavallo dovuta a verifiche tecniche, oggetto di una interrogazione della Consigliera Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) che ha affermato: “il 10 novembre l’Amministrazione Comunale chiudeva, dalla sera alla mattina, l’asilo Nido ‘Il Girotondo’ di Sferracavallo a seguito dell’esigenza di verifiche sismiche. Al di là delle modalità di come ciò è avvenuto, si poneva il problema di dove ‘collocare’ 32 bambini piccoli. In questi giorni l’Amministrazione ha dato una prima soluzione che è stata quella di spostare i ‘Lattanti’ al Nido di Orvieto centro e gli altri bambini a Ciconia. Soluzione peraltro suggerita dalla stessa associazione Andromeda. La nostra prima richiesta è quindi quella di conoscere il motivo dell’urgenza della chiusura temporanea del nido di Sferracavallo e se ora non sia il caso di tornare su quella decisione di rivedere l’individuazione della sede di Andromeda. Il Sindaco infatti sa bene quanto i ragazzi che frequentano il centro riabilitativo vi siano legati!”
Il Vice Sindaco e Assessore all’Edilizia e al Patrimonio, Mario Angelo Mazzi ha chiarito alcuni aspetti relativi alla parte tecnica. “Le criticità della struttura che ospita la scuola dell’Infanzia di Sferracavallo sono note da oltre 20 anni. L’edificio, e in particolare la parte del Nido che si trova in un corpo di fabbrica staccato dal resto, è costruito su una base argillosa che durante il periodo invernale e delle piogge si rigonfia e in estate si asciuga provocando un assestamento della struttura per cui le tamponature tendono a fessurarsi. L’amministrazione comunale, per la prima volta dopo tanto tempo, ha avviato una ricognizione sistematica della sicurezza sismica di tutti gli edifici scolastici e gli asili nido di sua proprietà. Dal mese di maggio e durante l’estate anche la scuola dell’Infanzia di Sferracavallo è stata oggetto dei controlli ma, in seguito alle segnalazioni ricevute dagli operatori alle quali sono seguiti i sopralluoghi dei tecnici del Comune, è stato evidenziato il possibile peggioramento del quadro fessurativo su alcuni tramezzi già attenzionato nella porzione di edificio che ospita il nido. Per questo il 10 novembre, a tutela della sicurezza dei bambini e degli operatori, è stato deciso di chiuderlo temporaneamente per poter consentire una serie di approfondimenti che per loro natura necessitano lo sgombero dei locali”.
Il Sindaco, Roberta Tardani ha aggiunto: “Contestualmente è stata avviata subito la ricerca di spazi per ospitare i 32 bambini del Nido, da 0 a 3 anni, effettuando sopralluoghi sia nei locali di proprietà comunale che in strutture private. Per quanto riguarda la sezione Lattanti è stata subito individuata la soluzione del trasferimento del servizio presso il Nido comunale ‘L’Arcobaleno’ di via dei Dolci mentre per gli altri, dopo aver sondato ogni tipo di possibilità, sono stati individuati gli spazi di via degli Aceri attualmente concessi in comodato d’uso all’associazione di volontariato Andromeda. Il Nido non è un servizio come gli altri e necessita di condizioni con precisi requisiti difficili da trovare in qualsiasi spazio. La sala di via degli Aceri è posizionata al piano terra ed è direttamente collegata al Nido comunale ‘Pane e cioccolata’ di Ciconia, cosa che avrebbe agevolato l’integrazione del servizio e consentirne la riapertura in tempi rapidi. In virtù di questa emergenza all’associazione Andromeda è stato prospettato il temporaneo trasferimento nell’adiacente Sala Corsica, in maniera esclusiva e con la piena disponibilità del Centro sociale di Ciconia che la gestisce. Presso la Sala Corsica sarebbe stato possibile per l’associazione continuare le attività di musicoterapia e teatroterapia che attualmente si svolgono due giorni a settimana. Successivamente, per far fronte all’emergenza, la dirigenza dell’Istituto comprensivo Orvieto-Montecchio, è riuscita a recuperare e mettere a disposizione alcuni spazi all’interno della scuola dell’infanzia di Ciconia. Pertanto, e per rispettare i tempi dell’ordinanza di chiusura del Nido ‘Il Girotondo’, in accordo con l’Ufficio Scolastico del Comune di Orvieto e la Cooperativa ‘Il Quadrifoglio’ che gestisce il servizio, il 29 novembre è ripresa l’attività per i bambini iscritti al nido di Sferracavallo. Gli 8 iscritti alla sezione Lattanti sono stati temporaneamente trasferiti presso l’asilo nido comunale ‘Arcobaleno’ di via dei Dolci a Orvieto centro, adeguatamente ristrutturati, otto bambini presso il nido comunale ‘Pane e cioccolata’ di Ciconia e sedici bambini di età compresa tra 20 e 26 mesi presso la scuola dell’infanzia di Ciconia. Questa soluzione provvisoria ha consentito di garantire alle famiglie la ripresa delle attività del nido nei tempi indicati dall’ordinanza di chiusura della scuola di Sferracavallo e di poter ultimare i lavori di adeguamento dei locali multifunzionali di proprietà comunale in via degli Aceri a Ciconia. La soluzione individuata negli spazi occupati dall’associazione di volontariato ‘Andromeda’, come evidenziato anche dai rappresentanti de ‘Il Quadrifoglio’, resta infatti quella ottimale dal punto di vista logistico e gestionale per ospitare tutti i bambini del nido, ad eccezione dei Lattanti, ed evitare i disagi di uno spacchettamento su più sedi degli iscritti. Saranno comunque ultimati i lavori di adeguamento della Sala Corsica, con la realizzazione di un bagno per disabili e l’installazione di impianti di riscaldamento/condizionamento, intervento funzionale all’eventuale trasferimento temporaneo delle attività di Andromeda previo un auspicabile accordo condiviso con l’associazione stessa“.
La Consigliera Cristina Croce si è dichiarata “non soddisfatta. Non si capisce lo ‘spacchettamento’ dei bambini ampliando il nido di Ciconia quando è ormai chiaro a tutti che questo diventerebbe una soluzione definitiva. Se così fosse, benché legittimo, andava detto sin da subito. Crediamo che una volta completato resta da affrontare l’altro tema della Sala Corsica, oggi utilizzata dagli utenti del Centro Anziani, che non sarebbe comunque adeguata alle esigenze degli utenti del centro Andromeda. In conclusione, resta da capire se è intenzione dell’Amministrazione Comunale abbandonare la soluzione di trasferire i bambini dall’asilo di Sferracavallo presso Andromeda visto che ormai i bambini sono stati tutti ricollocati presso gli asili comunali. Ribadisco che non ha alcuna logica ampliare l’asilo nido di Ciconia utilizzando la sala in uso ad Andromeda dal momento che tale scelta diverrebbe definitiva e pregiudicherebbe i ragazzi che sarebbero costretti a spostarsi presso la sala Corsica che non è comunque adeguabile alle loro esigenze. Inoltre, la Sala Corsica è in uso alla cittadinanza ed è gestita dagli anziani i quali si troverebbero privati in maniera definitiva dello spazio che è stato loro destinato”.