Apre i battenti giovedì 23 dicembre la 32esima edizione del Presepe nel Pozzo, slittato di un anno a causa della pandemia. “È stata dura portarlo a termine anche per le mille incombenze del Covid, dal lavorare con la mascherina ai ritardi nelle spedizioni internazionali di tessuti e componenti elettronici – spiega il proprietario del Pozzo e ideatore del presepe Marco Sciarra – Ma ci siamo: i personaggi sono ognuno al proprio posto nelle varie grotte, pronti a mostrarsi coi loro movimenti e le loro storie per dar vita ad un presepio dei molteplici livelli di lettura. Complesso sì, ma anche immediato e, ci auguriamo, coinvolgente.
Si conclude con questa edizione il ciclo dei Testimoni, in cui personaggi comprimari narrano la propria versione del primo Natale, e stavolta tocca a Barabba, il cui nome significa “figlio del padre”, ovvero di un padre senza nome e senza volto. Si parla di amore, in tante forme, dell’amore di un popolo per la propria terra, di Barabba per Maria, di Maria per Gesù e di Gesù per l’umanità.
L’assalto a Nazaret, la deportazione di Gioacchino a Tarichea, le cure essene di Giuseppe di Arimatea e la convalescenza a casa di Zaccaria sono le scene che introducono alla Natività, in una narrazione in cui le vere protagoniste sono le donne, che siano Maria, Elisabetta o le ospiti del caravanserraglio di Betlemme.
La musica lega e dissipa ogni cosa, culminando con una canzone nata dalla mente di Lucio Dalla per la sua opera contemporanea su Tosca, ma sorprendentemente perfetta per esprimere lo smarrimento di Barabba di fronte alla Natività e di tutti noi che sappiamo come poi proseguì la storia di quel bambino. La voce di Iskra Menarini, che ringraziamo per la squisita disponibilità, trascina in un vortice di “amore disperato”, che ci auguriamo possa trascinare anche i visitatori che fino al 9 gennaio vorranno venire a visitare il nostro quantomai insolito presepio sotterraneo. L’evento, che aderisce ai calendari “Natale alla Cava” e “A Natale regalati Orvieto”, fa parte del progetto “Musei in rete per il territorio”, realizzato anche con il contributo della Regione Umbria”.
Per l’accesso al Presepe nel Pozzo è sufficiente il Green Pass Base (guarigione, vaccino o tampone negativo).