di Andrea Impannati
Una serie di interviste in bianco/nero e la viva voce di Gianni Rodari a parlare della fiaba come “freccia dell’immaginazione e linguaggio importante per comunicare e parlare con i bambini di come è il mondo di oggi e aiutarli crescere” hanno accolto, nella mattinata di giovedì 11 novembre, nell’ampio spazio del DigiPASS presso la Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto, dirigenti scolastici, rappresentanti delle associazioni culturali ed educatori per l’inaugurazione della nuova sede del “Centro Studi Gianni Rodari” collocata al primo piano della biblioteca in piazza Febei.
“Ringrazio, innanzitutto, la generosità della famiglia Rodari che decise molti anni fa di creare questo centro culturale nella nostra città , donando più di 1500 opere appartenute alla famiglia. La famiglia, dopo aver preso visione del progetto, ha deciso di donare ulteriori libri e materiali”, ha principiato il sindaco Roberta Tardani. “Oggi è una giornata importante per la nostra città che ha dato una sede dignitosa al centro Rodari in una casa prestigiosa e accogliente quale è la Biblioteca Pubblica Luigi Fumi, dove in futuro il Centro potrà portare avanti la propria missione. L’Amministrazione Comunale, sin dall’insediamento ha posto grande attenzione al Centro Rodari evitando l’eventualità che si potesse perdere questo straordinario patrimonio che la nostra città custodisce e lavorando al suo potenziamento e riqualificazione. Durante la pandemia è stato svolto un lavoro importante di catalogazione di oltre 1500 opere, curato da Adelaide Ranchino che ringrazio, e che oggi consente la fruibilità di questo patrimonio che è un’eccellenza culturale per la nostra città e per la comunità nazionale e internazionale tanto che già vi sono numerose richieste da varie parti del mondo. Ringrazio inoltre l’ufficio cultura che, anche nel periodo in cui c’era stata una ‘disattenzione’ sul centro, ha mantenuto i rapporti con la famiglia Rodari.
Abbiamo dato vita ad un nuovo Consiglio di Amministrazione di cui fanno parte Alda Coppola che ho delegato a rappresentarmi, Alessandra Cannistrà e Paola Rodari rappresentante della famiglia Rodari che ha deciso di implementare la donazione di altro materiale. Stiamo valutando la costituzione della Fondazione di partecipazione per la valorizzazione delle molte potenzialità del Centro Rodari ed è nostra volontà stringere e rafforzare i rapporti di collaborazione con altre realtà ed istituzioni italiane che sviluppano l’opera di Gianni Rodari. Auspichiamo il sempre maggiore coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni culturali della città e delle scuole per la relazione che sarà instaurata verso nuove stimolanti iniziative nel nome di Rodari”.
L’istituzione della Fondazione rappresenta a pieno la mission dell’istituzione culturale che finalmente ha preso vita. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione sarà presieduto dal Sindaco di Orvieto, che sarà rappresentata dalla Professoressa Alda Coppola.
L’intervento del Professore Mario Piatti, docente di pedagogia musicale nei conservatori, ha espresso riconoscenza verso Gianni Rodari, di cui ha fatto notare l’immensa capacità stimolante, anche dal punto di vista musicale. “L’importanza della ripresa del Centro Studi, porterà ed ha portato nuovo interesse sul pensiero e l’opera di Rodari, fondamentale anche per l’ambito pedagogico. Immaginazione e fantasia hanno un ruolo di prim’ordine, non tanto per fuggire dalla realtà ma per trasformarla e renderla umanizzata.” “Dovremmo tuttavia tornare a fare rete, collegare tutti i Centri e le scuole dedicate a Rodari, per creare nuovamente incontri e spunti riflessivi comuni. Cercherò in prima persona di promuovere questo lavoro di rete” ha concluso il Professore.
Carlo Savona, grande appassionato e curatore dell’Archivio di famiglia Savona-Minnucci, ha raccontato come la vita del padre Virgilio Savona è stata legata alla figura di Gianni Rodari. Virgilio Savona e Lucia Minnucci, entrambi membri del noto “Quartetto Cetra”, hanno riportato moltissime delle filastrocche rodariane, quasi 70, in musica. L’opera di Virgilio Savona non si è limitata all’incisione di numerosi dischi, è stato molto importante anche per quel che riguarda la produzione teatrale, sempre legata alla letteratura di Gianni Rodari. Negli Archivi Rai Teche è presente un unico video dei contenuti del disco di Vincenzo Savona, e Lucia Minnucci su Gianni Rodari.

Al termine dell’incontro, il Sindaco Tardani ha scoperto la targa del Centro Rodari presso gli spazi della Biblioteca “Luigi Fumi” ad esso dedicati. Il Centro sarà aperto negli orari della Biblioteca http://www.bibliotecaorvieto.it/easyne2/LYT.aspx?Code=FUMI&IDLYT=4388&ST=SQL&SQL=ID_Documento=1 che, dal 15 Novembre, fino al 31 Dicembre, amplierà l’orario di apertura al pubblico. Al calendario in vigore, infatti, si aggiungeranno i pomeriggi di Lunedì e Martedì, con il consueto orario 15:00 – 18:00. (G.I)
Contatti:
centrostudirodari@gmail.com
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Il “Centro Studi Gianni Rodari” dedicato alla figura del celebre giornalista, letterato, scrittore per bambini e ragazzi e pedagogista, venne istituito per operare nel settore educativo con particolare riguardo al mondo dell’infanzia attraverso la realizzazione di iniziative culturali e formative che valorizzino la creatività, la fantasia e il senso civico delle giovani generazioni, dall’infanzia all’adolescenza e la promozione di attività di ricerca, coordinamento delle esperienze di studio, di progettazione e sperimentazione didattica, di produzione culturale e quant’altro volto a valorizzare la creatività e la fantasia nell’accezione rodariana dei termini. Il Centro Gianni Rodari, ha le seguenti finalità:
– Promuovere la conoscenza e lo studio dell’opera di Gianni Rodari con l’ausilio di esperti e studiosi italiani e stranieri.
– Raccogliere le opere edite di Gianni Rodari, nonché tutti i lavori di critica e di ricerca che riguardano la sua produzione.
– Salvaguardare l’infrazionabilità, la consistenza, l’integrità e l’attuale stato di conservazione del patrimonio librario già esistente presso e nella custodia del “Centro Studi Gianni Rodari”.
– Tenere costantemente aggiornata la catalogazione del materiale culturale da essa posseduto.
– Salvaguardare il rigore dell’ammissione ad usufruire direttamente del patrimonio suddetto, esclusivamente di ricercatori, insegnanti, studiosi, archivisti e altri con qualifiche e intenti con ciò coerenti.
– Condurre e promuovere ricerche sulle condizioni e la cultura dell’infanzia, della pre-adolescenza e dell’adolescenza in raccordo con le università e i centri di ricerca anche attraverso l’istituzione o la promozione di borse di studio inerenti alle proprie finalità statutarie.
– Promuovere e produrre opere artistiche per l’infanzia, la preadolescenza e l’adolescenza riferendosi alle potenzialità dei diversi generi espressivi e della multimedialità.
– Promuovere e organizzare convegni, dibattiti, incontri, seminari, corsi, mostre, anche di concerto con altre organizzazioni ed altri enti aventi fini analoghi, con la salvaguardia dell’integrità e del valore del patrimonio librario in caso di spostamento, adottando le migliori cautele e con la stipula di idonee garanzie assicurative.
– Tenere rapporti con centri ed esperienze similari, in Italia e all’estero.
Il patrimonio del Centro è costituito da oltre 1500 documenti di varie tipologie (monografie, periodici, musica, multimedia ecc.) e raccoglie le opere edite di Gianni Rodari, nonché i lavori di critica e di ricerca che riguardano la sua produzione (articoli, tesi di laurea e dottorato, filmati, cd, cassette, spartiti ecc.)”. Di notevole pregio e interesse è la collezione delle prime edizioni italiane e straniere che il Centro possiede e che costituiscono una rarità in Italia.
Pagina informativa del Centro Rodari sul sito web del Comune di Orvieto al link: http://www.comune,orfieto.tr.it/pagine/centro-studi-gianni-rodari








