ORVIETO – “La città si è rivelata un set importante per il film, per la sua bellezza, la sua capacità di organizzazione e la disponibilità delle istituzione e dei cittadini. Qui abbiamo ritrovato scorci di una Roma che non esiste più“.
Con queste parole la produzione ed il cast del film “Il principe di Roma“, le cui riprese sono in corso in questi giorni nel centro storico di Orvieto, hanno unanimemente ringraziato la città durante la conferenza stampa di presentazione della pellicola, tenutasi nella mattinata di martedì 24 novembre nella sala consiliare del comune.Autentico mattatore dell’evento, nonchè protagonista del film, l’attore Marco Giallini, che ha letteralmente animato la conferenza stampa con la sua prorompente simpatia di romano verace e che nella pellicola interpreta la parte del ricco e avido Bartolomeo. Presenti anche il produttore esecutivo della Lucky Red, Tommaso Arrighi, il regista del film, Edoardo Falcone e l’organizzatore Niccolò Forte.
Il cast de “Il principe di Roma”, rimarrà a Orvieto ancora qualche giorno per completare le riprese in una location che, a detta di tutti, si è rivelata incredibilmente efficace per ricostruire scenograficamente una Roma che praticamente non esiste più. La pellicola, che uscirà nelle sale cinematografiche a dicembre 2022, vede protagonisti oltre a Giallini, attori d’eccezione tra cui Filippo Timi, Giulia Bevilacqua, Sergio Rubini e Giuseppe Battiston. “Una grande occasione di visibilità e di promozione per la nostra città dopo il film “Carla“, ha detto il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani. In effetti la città si sta proponendo sempre più come autentico set cinematrografico ed il prossimo 30 dicembre uscirà nelle sale “La befana vien di notte 2“, in parte girato nei sotterranei orvietani.
“Un’opportunità anche per l’economia“, aggiunge Tardani, “visto l’indotto che queste produzioni generano. Oltre 120 persone tra cast e troupe stanno soggiornando in questo momento in città, tante maestrane e manodopera ingaggiate sul posto e oltre 300 comparse utilizzate. Vogliamo per questo continuare a investire su questo settore grazia alla capacità di organizzazione e accoglienza da parte degli uffici comunali e della città e grazie al rinnovato impegno della Regione Umbria con la ricostituita Umbria Film Commission“.
“Il progetto del film – ha detto il regista Falcone – nasce dalla voglia di raccontare l’incontro tra la magia di Dickens e il mondo raccontato dal poeta romanesco Giuseppe Giacchino Belli. L’avido che si ravvede, un incontro con i fantasmi, non dei Natali, ma i fantasmi storici che vivono nella Capitale: Beatrice Cenci, Giordano Bruno e Papa Alessandro Borgia. Un regalo che faccio a me stesso. Amo la Roma dell’epoca, quella del Papa Re. Racconto una Roma che è cambiata, che non c’è più, una Roma dove è difficile trovare certe immagini. Per fortuna l’immaginazione è aiutata dalle straordinarie bellezze del nostro Paese. Conoscevo Orvieto, che potrebbe ispirare una sceneggiatura, e qui ho ritrovato in alcuni scorci la Roma che volevo mostrare e il sapore del tempo passato”.
“Abbiamo un buon rapporto con l’Umbria e stiamo lavorando tanto con la Regione per altre produzioni. Ad Orvieto non manca nulla – ha affermato Tommaso Arrighi – io ne manterrei questa atmosfera di piccolo borgo sospeso. La bellezza di girare qua è fatta di molte cose, è la bellezza di trovare questa accoglienza da parte della popolazione che è partecipe di un momento particolare quale è il cinema. A Roma ci sono sempre più set allestiti contemporaneamente e la gente non ne può più. La vostra forza resta la ‘bolla’ delle bellezze del vostro centro storico in cui si può girare serenamente. Non aggiungerei nulla per non rischiare di compromettere questo equilibrio”.
Alla domanda sui personaggi che più rappresentano Marco Giallini nella vita, l’attore romano – oggi nelle sale cinematografiche con il film “Io sono Babbo Natale” diretto sempre da Edoardo Falcone con l’ultima interpretazione di Gigi Proietti – ha risposto che “è impossibile far emergere le cose che più hai del tuo passato poiché è sempre tutto legato agli stati d’animo. Ci sono stati personaggi che ho praticato di più. C’è sempre un po’ di noi in tutto penso al personaggio di Rocco Schiavone, che forse si avvicina di più. Questo in lavorazione a Orvieto, città che conosco (ndr: nel 2003 Giallini ha girato a Orvieto il film ‘Buongiorno papà’ con Edoardo Leo e Raoul Bova) è il quarto film che faccio sotto la direzione di Falcone, un regista a cui voglio molto bene, uno dei registi più talentuosi e grandi di questo momento. Alla sceneggiatura cerco di dare la mia impronta, non facendo nulla. Mi attengo a quello che mi dice la sceneggiatura, di me non c’è niente. Io non sono né avido, né Principe! Comunque mi diverto. Fare cinema è bellissimo”. (Gabriele Marcheggiani)