TERNI – Resta alta la tensione nel carcere di Terni, dove nelle ultime settimane sono stati numerosi gli eventi critici. “E’ appena terminata la violenta protesta di un detenuto, già protagonista di aggressione ad un Agente pochi giorni fa: si è barricato nella rotonda del carcere e, con un estintore, ha tentato di devastare l’Ufficio del Personale di Polizia“, spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “I poliziotti sono intervenuti prontamente e, con grande professionalità e sprezzo del pericolo, sono riusciti a dissuaderlo dalla violenta protesta. Tre poliziotti sono rimasti feriti. Certo è grave che un detenuto che ha picchiato un Agente non sia stato isolato: e il risultato è quel che sta accadendo in questi minuti! Grave e assurdo: è ora che direttore e comandante del carcere di Terni vengano avvicendati: mi sembra palese che l’organizzazione interna della sicurezza è del tutto fallimentare!”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rinnova al Ministro della Giustizia Cartabia e ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria la richiesta “di incrementare l’organico delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria che quotidianamente devono assicurare la sicurezza del Paese. Cosa si aspetta ad assumere adeguati provvedimenti per garantire la sicurezza e la stessa incolumità fisica degli Agenti di Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere?“. E torna infine ad evidenziare come l’ennesimo fatto critico accaduto in un carcere italiano è “sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti. E che a poco serve un calo parziale dei detenuti, da un anno all’altro, se non si promuovono riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena“.