Con l’arrivo del gruppo di apertura presso la Stazione ‘Mario Zucchelli’ è iniziata ufficialmente il 21 ottobre la 37° Spedizione italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). Anche quest’anno, i ricercatori dell’Università degli Studi della Tuscia saranno ospitati presso la Stazione per le loro ricerche sugli ambienti estremi. La professoressa Laura Zucconi del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche è già in viaggio dal 1° novembre, mentre la professoressa Laura Selbmann partirà il 17 novembre.
Le due ricercatrici resteranno alla Stazione rispettivamente fino al 24 dicembre e al 7 febbraio 2022. Le due missioni si svolgeranno nell’ambito di due distinti progetti del PNRA, finanziati dal MUR, che si inseriscono nella lunga tradizione di ricerca in molteplici ambiti che lega i membri del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche e l’Antartide, iniziata nel 1988 con il professor Silvano Onofri, proseguita nel 1994 con il professor Giuseppe Nascetti e negli anni seguenti con la professoressa Carla Caruso, i dottori Laura Bertini e Armando Macali e le stesse Zucconi e Selbmann. La professoressa Zucconi ha infatti già cinque campagne antartiche alle spalle, la prima delle quali risale al 2003.Il progetto che la vede coinvolta quest’anno prevede un’ampia attività di campionamento di suoli. I suoli antartici rappresentano degli ottimi modelli per lo studio degli adattamenti e dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta e per la caratterizzazione delle interazioni tra i microrganismi e lo studio dell’influenza di diversi fattori ambientali sulla loro distribuzione e funzionalità.
Integrando analisi di genetica molecolare, biogeochimica, proteomica e metabolomica verrà studiata la diversità fungina e batterica dei suoli di 22 diverse località, la struttura delle comunità e l’attività metabolica dei microrganismi presenti. Il progetto coinvolgerà, oltre alla Tuscia, le Università di Pavia e di Milano-Bicocca. La professoressa Zucconi coprirà, durante la sua permanenza, il ruolo di Coordinatore Scientifico della 37° Spedizione presso la base ‘Mario Zucchelli’.
La professoressa Selbmann, in Antartide per la prima volta nel 2010, è alla sua quarta campagna. Si è sempre occupata di comunità microbiche endolitiche, che trovano all’interno delle rocce un ultimo rifugio nelle freddissime ed aridissime aree deglaciate più interne. Il fine è di chiarire quali siano le condizioni limite per la vita, come questa potrà evolversi ed adattarsi in un mondo sempre più arido per il cambiamento climatico e le possibilità di vita al di fuori del nostro pianeta.
Più vicino alla costa, queste comunità, costituite da licheni e microorganismi associati, ancora riescono a svilupparsi sulla superficie delle rocce. Per promuovere la ricerca scientifica presso le nuove generazioni, entrambe le docenti si sono inoltre fatte promotrici di organizzare, durante i loro soggiorni, dei collegamenti in videoconferenza dalla stazione ‘Mario Zucchelli’ con istituti superiori delle provincie di Viterbo e di Roma, tramite l’iniziativa AUSDA, “Adotta una scuola dall’Antartide”.