In occasione di un importante convegno che realizzammo ad Orvieto dedicato a Leonardo da Vinci con l’intervento delle autorità dell’Unesco e con nostro grande onore dei vertici dell’Arma dei Carabinieri Forestali e altri demmo l’avvio ad un importante tavolo composto da giuristi volto a delineare l’esatta conformazione della valenza da attribuirsi al riconoscimento internazionale e alle prerogative del soggetto gestore di una Riserva Mondiale. Lo stesso, lo abbiamo detto, intendiamo fare sui temi dell’impatto delle energie alternative, che è sempre più importante”.
Trovo perciò sensate e serie le analisi di Italia Nostra quando evidenzia la necessità anch’essa di regole chiare e rinnovate che prevengano impatti su siti archeologici, parchi nazionali e regionali, in aree agricole e in aree della rete europea Natura 2000 oltre che ovviamente sui siti Unesco, per il carattere prioritario che assume il riconoscimento internazionale sulla scorta dei trattati recepiti ex art. 10 Cost. cosa che determina il dovere di conformazione ad esso delle disposizioni nazionali oltre che ovviamente di quelle regionali.
Occorre, dunque, a questo punto uno sforzo ed una analisi seria. L’area ricompresa nella Riserva Unesco ha finalmente e ciò grazie alla Riserva una tutela di primario rilievo costituzionale dopo l’evanescente, e la cui realizzazione è stata interamente omessa, tutela c.d. STINA. Occorre contrastare fortemente, lo abbiamo fatto e lo faremo, la disinformazione e le derive demagogiche, accostarsi laicamente alle varie scelte che la scienza propone, come giustamente evidenzia il ministro della Transizione Ecologica, Cingolani, porre le scelte delle imprese sostenibili tra le priorità dell’epoca della transizione ecologica e ridurre gli impatti e la riduzione di suolo.
Ricordo ancora come fosse ora, nonostante siano trascorsi molti anni, la difesa che all’epoca assunsi volta a prevenire l’installazione di torri eoliche sul Peglia, prodromo di ciò che grazie sempre ai cittadini consapevoli queste zone stanno divenendo con l’alto senso dell’Unità d’Italia che rappresentiamo. Impresa sostenibile, giovani e ricerca scientifica sono per la Riserva Mondiale dell’Umbria al primo posto”.
avvocato Francesco Paola,
presidente della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia