L’Associazione diocesana “Pietre Vive”, giunta al suo 16° anno di attività volta alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio ecclesiastico del territorio diocesano, torna a proporre le Giornate del Volontario di Arte Sacra. “L’iniziativa – spiegano i responsabili dell’Associazione – è realizzata con il contributo 8xMille della CEI, la collaborazione della Diocesi di Orvieto-Todi, dei parroci e, soprattutto, grazie all’impegno e alla disponibilità dei Volontari di Pietre Vive, i Custodi del Passato, che li vedrà protagonisti in due week-end, il 23-24 e il 30-31 ottobre 2021, in ben 12 chiese situate in varie località del territorio diocesano, oltre che al Palazzo Episcopale di Todi, ricco di affreschi e di storia, aperto in via straordinaria per l’occasione.
Ad Orvieto sarà possibile visitare le chiese di Sant’Andrea, San Giovenale, Santo Stefano, San Bernardino, l’Oratorio della Misericordia di San Giovanni Battista decollato, dell’omonima Confraternita istituita nel 1556 dal Card. Girolamo Simoncelli, e la chiesa dei Santi Giuseppe e Giacomo degli Scalzi, luogo dove c’era la Confraternita detta “Gli Scalzi” o della Morte di Orvieto e in cui, nella circostanza, sarà anche visibile l’antica lettiga per il trasporto dei morti.
A Todi si visiteranno il Palazzo Episcopale, edificato per volontà del vescovo Angelo Cesi sul finire del XVI secolo, e la splendida chiesa di Santa Maria della Consolazione.
A Bolsena si potrà visitare la Basilica di Santa Cristina, con la chiesa delle Sacre Pietre e la Cappella del Miracolo; un complesso molto importante, noto per il sito catacombale di santa Cristina e, in particolare, per il Miracolo Eucaristico avvenuto a Bolsena nel 1263, che lega strettamente questa città a quella di Orvieto a seguito dell’istituzione della festa del Corpus Domini da parte di Papa Urbano IV con la Bolla Transiturus (Orvieto, 11 agosto 1264).
Ed ancora, visite in programma ad Allerona alla chiesa di San Michele Arcangelo, a Montecastrilli alla chiesa di San Nicolò, a Castel dell’Aquila alle chiese di San Giacomo e del Sacro Cuore (museo).
“Tutti questi luoghi, veri ‘gioielli’ di un immenso patrimonio storico, artistico e religioso, spesso ancora sconosciuto a cittadini e turisti, saranno visitabili – sottolineano ancora gli organizzatori – grazie all’impegno dei Custodi del Passato. I Custodi – aggiungono – sono studenti, professionisti, cultori della materia, semplici appassionati che, a partire dal 2005, si sono formati attraverso i corsi in valorizzazione dei Beni culturali ecclesiastici organizzati e promossi annualmente, grazie ai fondi dell’8xMille, dalla Diocesi e dalla stessa Associazione. Ed ormai sono una risorsa preziosa per la Diocesi”.
