“Desidero comunicare ai giovani ricercatori le opportunità che ha aperto la Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia, la prima istituita nell’Umbria, ideata e realizzata grazie ad una governance professionale e indipendente, presso la quale sto svolgendo il tirocinio conclusivo del Master progettazione e fondi europei per cultura creativa e multimediale dell’Università degli Studi di Perugia e segnalare adesso il MAB Young Scientists Awards, che avrà scadenza mercoledì 15 dicembre e il cui bando è consultabile sul profilo Facebook della Riserva Monte Peglia per Unesco“.
A dirlo è Jacopo Battistacci, laureato in filosofia e studioso dei sistemi di bioetica, delle interazioni umani – non umani e del benessere animale. La domanda deve essere approvata dal Comitato nazionale MAB Unesco del richiedente, che può approvare solo due domande all’anno da parte di candidati che non hanno più di 35 anni di età. Il Premio si rivolge a giovani ricercatori che svolgono ricerche interdisciplinari in linea con il programma Man and the Biosphere (MAB) dell’Unesco. Viene data priorità ai progetti realizzati nelle Riserve Mondiali della Biosfera.
“Voglio ricordare – prosegue il dottor Battistacci – che la straordinaria Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera dell’Unesco contribuisce e contribuirà in misura sempre maggiore al raggiungimento dell’Agenda 2030 e dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile. I candidati al MAB Young Scientists Award sono fortemente incoraggiati a tenere conto di queste priorità a identificare nelle loro applicazioni in che modo la loro ricerca contribuisce alla realizzazione di queste azioni. Gli obiettivi del MAB Young Scientists Award Scheme sono ad esempio quelli di incoraggiare i giovani scienziati, in particolare quelli dei paesi in via di sviluppo, a utilizzare il volano nella ricerca che deriva dalle Riserve della biosfera Unesco, ad intraprendere studi comparativi anche con altri Paesi, a promuovere e incoraggiare lo scambio di informazioni e di esperienze tra una nuova generazione di scienziati. Devo anche per completezza segnalare che i candidati provenienti da paesi sviluppati possono beneficiare di premi solo in casi eccezionali e che è fortemente preferibile lavorare in partenariato congiunto con i paesi in via di sviluppo”.
“La Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia – aggiunge il presidente di quest’ultima, l’avvocato Francesco Paola – ha stipulato in appena due anni non meno di dodici protocolli cooperativi con università e centri di ricerca scientifica e alcuni di questi protocolli aprono prospettive di altissimo livello sui temi essenziali delle correlazioni determinate dai mutamenti climatici. La ricerca scientifica inoltre assume un particolare valore se condotta nei laboratori sperimentali delle Riserve della Biosfera Unesco e questo apre prospettive di cooperazione su scala globale. Desidero nell’occasione ringraziare molto il Master di progettazione multimediale dell’Università di Perugia, la coordinatrice dottoressa Diletta Paoletti e il dottor Jacopo Battistacci per le cooperazioni in corso, ci proponiamo di fornire prima di tutto dei modelli di pensiero che siano in grado di affrontare e anzi di governare l’attuale fase della transizione ecologica”.