Rinascerà un Centro politico?! Penso di sì e liberaldemocratico-riformista. Sarà un’area di mezzo che accoglierà cittadini e pensatori aventi per fine il bene comune. Sarà una base elettorale ampia, che si mobilita autonomamente recependo tutti coloro che non si sono riconosciuti nel bipolarismo, non più attrattivo per come ha esercitato la sua politica e i suoi valori. Sarà un mix tra nostalgici dello storico Centro tra chi lo vede come un’opportunità sociale.
L’attuale situazione politica è il giusto trampolino di lancio di questa operazione.
D’altronde segnali in tal senso provengono da più parti. La società civile ha cambiato il suo campo d’azione e di visione in quanto la narrazione dei due schieramenti fatica a suscitare un fascino. Allora per tornare a formare una nuova classe dirigente serve una vera formazione che parta dal basso, luogo che parla la stessa lingua ed ha le stesse consuetudini. La gente vuole entrare nei luoghi dove si prendono le decisioni e quindi niente leader, ma concertazione tra uomini capaci di idee che coagulano speranze e azioni.
Un’area, insomma, che non sia solo il circolo di un leader, con la sua corte, o di una fondazione ma che sia un un grande laboratorio sociale-politico. Il ritorno alla vitalità politica la possono dare i moderati di sempre che sono la maggioranza in questo Paese. Lo stato di eccezione durerà per poco, ovvero il galleggiamento ,occorre una alternativa per la democrazia italiana. Importanza e apertura ai luoghi in cui si vive.