Mia madre, la piccola Carolina Pontremoli, 1,60 scarso, vestita di nero, era un concentrato di cultura, di energia e di miseria, condizioni che non è raro vedere insieme e dalla cui fusione si genera sempre quanto di meglio la fantasia è in grado di partorire. Avrò avuto sei o sette anni quando un giorno mi sentii promettere:
“Si sèe bono a casa e bravo a scola domenica mattina te porto a vede’ la vetrina de “Le Svizzere”, perché la domenica mattina so’ chiuse però la vetrina se vede e allora uno se pò anche ferma’ ‘n tantino e guarda’ senza però fasse veni’ nessuna voja ché tanto è chiuso”. E difatti la domenica andammo e trovammo diversi bambini con la mamma o il babbo tutti li incantati a guardare questa vetrina. Ma si poteva stare poco perché dietro altri bambini premevano per “guardare” anche loro. E fu così che ebbi coscienza dell’esistenza de “Gli Svizzeri”.
Così si apre “Una Cascata di caramelle” uno dei tanti racconti di Nello Riscaldati a testimonianza del suo estro narrativo e della sua innata capacità nel mescolare sapientemente la ricchezza della lingua italiana tra forma corrente e dialetto.
Orvietano DOC nato nel 1930 Nello Riscaldati dopo aver conseguito diverse lauree, in Lettere, Pedagogia, Medicina e Chirurgia all’Università “La Sapienza” di Roma, per anni è stato titolare di cattedra di Filosofia al liceo Majorana di Orvieto e docente di Filosofia Morale alla facoltà di Lettere e filosofia de “La Sapienza” e inoltre ha esercitato liberamente la professione di medico nel settore dedicato alla riabilitazione psicomotoria.
Un autentico gigante della cultura orvietana capace di superare l’orizzontalità dei saperi e attraversare in modo trasversale arte, cultura e altre discipline.
Tra le sue passioni c’era anche quella del componimento poetico che insieme alla forma del racconto è stato il mezzo più utilizzato da Nello per rappresentare la sua città, la sua gente, il suo dialetto e la sua cultura in genere.
Nel luglio 2013 è venuto a mancare lasciando un grande vuoto nei cuori dei suoi concittadini e nel dicembre dello stesso anno è stato pubblicato il libro “Io, Nello” testo in sua memoria realizzato e curato dai figli Arabella, Leonardo Maria e Tiziana. Una raccolta dei suoi molti scritti pubblicati sul web negli ultimi anni della sua vita, alcune poesie storiche e alcune filastrocche natalizie, a cui ha lavorato fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, e che avrebbe voluto pubblicare proprio in quel dicembre.
Per dare un quadro completo della poliedricità che abitava Nello Riscaldati bisogna anche menzionare le sue doti pittoriche che nel 2008 lo portarono a organizzare una mostra delle sue opere, esposte a Ciconia, dal titolo Un “Autunno tra dipinti e disegni”. Si Nello era un vero orvietano capace di raccontarsi e raccontare la sua terra attraverso i maggiori mezzi espressivi creati dall’ingegno umano. (Valentino Saccà)