La società deve essere pensata con nuovi paradigmi. Ii sovranisti hanno saputo sfruttare le emozioni, i politici della ragione le hanno negate. La vera politica è quella dell’esperienza, delle difficoltà per scuotere le persone dal fondo. Dobbiamo arrivare al punto che le generalizzazioni devono essere contestualizzate con il presente e le coscienze di classe. Allora si può parlare di comunità, di esperienze nel senso che non sono derivate dalle emozioni e la ragione condivide la stessa esperienza.
La risposta politica per i sovranisti è quella di affrontare l’origine delle emozioni e i politici della ragione devono abbandonare gli interessi oggettivi. La via democratica vera consiste nel prendere in considerazione la dignità, il rispetto per dare alla gente la sensazione di essere rappresentata. Naturalmente ognuno deve avere un progetto di vita individuale ma nessuno può essere indifferente alla società.
Non esiste emozione o ragione senza le istituzioni così come le istituzioni incorporano la vita delle persone. La convivenza in un territorio o in una nazione sono nel flusso della storia per dare contenuti alle generazioni future. Le istituzioni sono il vero baluardo alle difficoltà se interpretate per il ruolo decisivo che esse hanno. Il concetto di esperienza dice come deve cambiare la politica in una società di individui verso una comunità.