di Roberto Pace
Duecento + 1 il numero degli iscritti alla Castellana n. 48. Un quasi trionfo, festeggiato, martedì 19 ottobre, con il salto dei tappi di uno spumante, rigorosamente locale. Il presidente dell’Associazione della Castellana, Luciano Carboni, un po’ stanco ma raggiante commenta così:
“Confermo. Duecento era il numero di macchine che auspicavamo. Siamo alla quota massima, andare oltre avrebbe potuto costituire un problema per rientrare nei limiti di tempo. Dire che siamo soddisfatti è riduttivo, meglio usare il superlativo …issimi, per la qualità del parco partenti, tra cui 35 vetture sport e la presenza di Simone Faggioli a qualificare, ancora di più, la nostra gara. Nell’elenco figurano circa trenta piloti orvietani o dei dintorni e sono tanti i piloti, sia dal Nord, sia dal Sud che arrivano a Orvieto per la prima volta. Un’esperienza, mi auguro felice, per loro, facce nuove per noi a rammentarci che, forse, siamo sulla buona strada”.
Il brindisi com’è andato?
“Vedo che le notizie corrono. Abbiamo brindato al primo obiettivo raggiunto, ci impegneremo ancora di più per i prossimi, certamente più impegnativi, vale a dire fare la gara, portandola a termine nel migliore dei modi”.
E, per l’antivigilia, c’è una novità.
“Abbiamo organizzato la presentazione di tutti i finalisti (gli aventi diritto), che si terrà venerdì 22 ottobre, alle 19, in Piazza degli Aceri, a Ciconia. Sarà, un po’, l’apertura ufficiale dell’evento, durante la quale i piloti saranno omaggiati con la medaglia ricordo, dono di Deborah Broccolini, pilota campione d’Italia e valore aggiunto per la nostra associazione”.
La presenza di Simone Faggioli, oltre al valore immenso del pilota, riveste grande importanza essendo, quella di Orvieto, la prima salita nella quale il pilota toscano proverà la macchina per il prossimo anno. Trattasi della Nova Proto 4×4, Np01-2, con motore Honda 1750 Turbo, sulla quale, fino ad ora, ha effettuato pochi giri all’Autodromo di Modena. Proponiamo, qui sotto, l’articolo di Autosprint, firmato da Gianluca Marchese che riassume la storia più recente del pilota e della macchina.
Ma le sorprese non finiscono qui. Il 200+1 non è stato un vezzo, ma ha inteso festeggiare l’iscrizione di Danny Zardo. Il pilota di Arcade, già vincitore della Castellana 2016, sarà a Orvieto per gareggiare, stavolta, con una vettura storica., GIADA T118, costruita verso la fine degli anni ’80. È in classe 2000, correrà nel IV raggruppamento. Il proprietario, Ennio Brigagni Capaccini, da Pieve Santo Stefano, è anche un pilota. Ha portato la macchina in gara a Verzegnis, facendo segnare un ottimo tempo. Giada è costruita con monoscocca al carbonio, avveniristica per quei tempi, non usufruisce dell’effetto suolo, ha un cambio tradizionale ad H.
“Ciò non la favorisce – afferma il proprietario – ma regge bene il confronto con le moderne”. Prima d’essere restaurata l’avevano saggiata, sia Giulio Regosa che Arturo Merzario. Adesso, nelle mani di Zardo, che la guida in salita per la prima volta, arriveremo a conoscere i limiti veri della vettura.