Il pluricampione fiorentino all’esordio sulla Nova Proto 4×4 turbo segna il nuovo record della gara Finale nazionale del Trofeo Italiano Velocità Montagna al termine dell’emozionante sfida con l’abruzzese Di Fulvio, secondo con l’Osella Pa30 davanti al trentino Degasperi su Fa30. In un’edizione così prestigiosa con organizzazione al top e il ritorno del pubblico è stato grande spettacolo in ogni categoria e fra le auto storiche, firmate Zardo. Urbani svetta tra gli umbri
Simone Faggioli ha vinto con record all’esordio sulla Nova Proto 4×4 turbo la 48^ Cronoscalata della Castellana, che a Orvieto ha ospitato la prima Finale nazionale nella storia del Trofeo Italiano Velocità Montagna e ha vissuto un’edizione di straordinario successo raccogliendo pieni consensi fra sportivi e istituzioni. Ed è stato spettacolo lungo i 6190 metri del tracciato umbro, dove un folto pubblico si è assiepato già di primo mattino e, di concerto con la Direzione gara e ACI Sport, gli organizzatori dell’Asd La Castellana hanno preparato e poi gestito l’evento al meglio, affiancati anche dal Comune di Orvieto e dall’Automobile Club Terni. Dopo un già equilibrato sabato di prove ufficiali, le due salite di gara (trasmessa in diretta su ACI Sport TV al 228 di Sky) hanno regalato uno show all’ultimo respiro, iniziato con i primi 3 racchiusi in appena un secondo in gara 1. Ed era stato Stefano Di Fulvio con l’Osella Pa30 Zytek a salire in vetta nella prima salita. Il pilota abruzzese è stato l’unico a scendere sotto al muro del 2 e 49 (2’48″90) precedendo di appena 4 decimi Faggioli, che però ha risposto con record in gara 2 andando a vincere l’evento per somma tempi in 5’36″61. Il pluricampione fiorentino ha scelto Orvieto per iniziare lo sviluppo della Nova Proto Np01 4×4 motorizzata con un Honda turbo da 1750cc e con la zampata finale ha messo a segno la seconda vittoria personale alla Cronoscalata della Castellana dopo quella del 2006. A distanza di 15 anni da quella presenza, Faggioli ha anche migliorato il record del tracciato: il tempo di 2’47″31 fatto segnare in gara 2 batte di appena 3 centesimi il 2’47″34 del padrone di casa Michele Fattorini, datato 2019. Sul podio finale, Faggioli ha così vinto con un vantaggio di 1″86 su Di Fulvio, secondo assoluto, mentre sul terzo gradino è salito Diego Degasperi. Il trentino, in gara con l’Osella Fa30 Zytek, è stato protagonista di vertice per l’intero weekend e grazie al terzo posto assoluto ha agguantato il TIVM nel gruppo delle monoposto E2SS. Faggioli ha commentato dopo la vittoria: “Abbiamo portato al debutto questa Nova Proto 4×4 e alla fine è uscito fuori anche un buon crono. C’è ancora molto da lavorare sul prototipo, però la prestazione è arrivata e quindi per oggi siamo contenti. Devo fare i complimenti ai miei avversari, che hanno fatto una bella gara. Ci siamo divertiti, c’è un bellissimo clima, complimenti anche ai promotori perché la gara, sia a livello tecnico sia di organizzazione, è stata fantastica!”.
In lotta per il podio assoluto è stato pure Franco Caruso. Dopo la toccata in prova 2 sabato, il driver ragusano è tornato alla carica al volante della Norma M20 Fc Zytek con la quale ha colto un comunque brillante quarto posto, terzo fra i prototipi E2Sc, gruppo nel quale agguanta il TIVM proprio nell’occasione dell’esordio a Orvieto. Anche la battaglia per entrare nella top-5 è stata all’insegna dell’equilibrio, ma tra gara 1 e gara 2 ha perso un grande protagonista come Michele Fattorini. Il pilota orvietano, 4 volte vincitore della gara di casa, non ha preso il via della seconda salita dopo il riacutizzarsi di una noia tecnica che già aveva caratterizzato le sue prove e gara 1, che con la Lola di F.3000 carenata aveva concluso all’ottavo posto. Con una prova in rimonta nella decisiva gara 2, il talento siracusano Luigi Fazzino, primo giovane dell’Under 25 al traguardo, con l’Osella Pa2000 Turbo ha superato per il quinto posto e la vittoria di classe 2000 Angelo Marino.
Terzo nel 2019, il pilota campano al volante della Pa2000 Honda ha così concluso sesto davanti all’altra Osella del rientrante pilota sardo Giuseppe Vacca, settimo. Nella top-10 sono quindi entrati anche Franco Leogrande, Samuele Cassibba e Gianni Urbani, decimo e primo degli umbri al traguardo. L’ottava piazza assoluta ha permesso a Leogrande di agguantare la vittoria del TIVM nel gruppo dei prototipi CN sull’Osella Pa21 Honda. E c’è voluta la presenza proprio del pugliese campione italiano in carica per superare la verve dei piloti umbri, che in CN hanno occupato i restanti gradini del podio con secondo proprio l’esperto eugubino Urbani, pure lui su Pa21, e terzo il giovane tuderte Daniele Filippetti, che con la Ligier Js51 si è classificato anche secondo alle spalle di Fazzino nell’Under 25, con a sua volta terzo sul “podio dei giovani” l’orvietano Filippo Ferretti con la Radical Sr4. Cassibba, in arrivo dalla ragusana Comiso da vicecampione italiano Sportscar Motori Moto e da finalista TIVM, si è inserito tra i protagonisti del CN concludendo al nono posto al volante dell’Osella Pa21 JrB Suzuki, propulsore appunto di derivazione motociclistica di classe 1000.
Passando alle vetture “con il tetto”, ritorno a Orvieto dopo la vittoriosa trasferta 2019 e nuovo successo per Michele Ghirardo e la Lotus Exige in gruppo E2Sh. Il finalista veneto ha così conquistato il TIVM delle Silhouette, inseguito da Manuel D’Antoni (Fiat 500 Maxi Evo) e dal pesarese Ferdinando Cimarelli, al rientro e impegnato nello sviluppo sulla sua rinnovata ed estrema Alfa Romeo 156. Fra le supercar del gruppo GT, Ivan Pezzolla porta al successo all’esordio la Lamborghini Huracan St Evo sulla quale era impegnato in prospettiva anche nella raccolta dati in salita per la Squadra Corse della Casa bolognese. Il driver pugliese ha avuto la meglio su Roberto Ragazzi, l’esperto padovano che al volante della Ferrari 488 Evo Challenge ha agguantato il TIVM di gruppo, e su Ignazio Cannavò, il siracusano a sua volta all’esordio sia a Orvieto sia con la Lambo Huracan in versione GT3. Passando al gruppo E1, dopo il “best lap” in prova il cosentino “Gabry Driver” al volante della Renault Clio Proto mette il sigillo sul TIVM davanti all’etneo Angelo Guzzetta, vincitore in classe 1600 con la Peugeot 106.
Tra i finalisti TIVM di gruppo A, l’ultimo hurrà spetta al trentino e finalista Stefano Nadalini, che con la Mitsubishi Lancer Evo di classe regina dopo un duello ravvicinato ha avuto la meglio superando nella seconda salita Ivano Cenedese, che aveva vinto gara 1 di un soffio su Renault Clio. In gruppo N rientro condito con una bella affermazione per l’eugubino Cristiano Rossi sulla Subaru Impreza, che nel duello fra 4×4 ha preceduto Mario Murgia, finalista in arrivo dalla Sardegna che non fallisce l’obiettivo TIVM.
Tra le Racing Start, in Rs Cup il pugliese Vito Tagliente con la Peugeot 308 TCR si conferma al vertice dopo il miglior crono delle prove, mentre in Rs Plus si aggiudica il TIVM di gruppo il milanese Gianluca Grossi sulla Renault Clio Rs Cup. Dalla stessa categoria arriva la vincitrice della Coppa Dame Deborah Broccolini con la Mini Cooper. La pilota perugina promuove con gli organizzatori il Memorial Attilio Broccolini, in ricordo del papà, quest’anno andato a Eugenio Francesco Orlando, finalista del TIVM Sud che sulla Peugeot 106 R è stato il più veloce della classe 1600 fra i gruppi N, Rs Plus e Prod.E. In Rs non sbaglia tra le turbo benzina il “poleman” e già vincitore 2019 Angelo Loconte con la Peugoet 308 Gti. Il pilota pugliese e campione italiano 2017 ha preceduto la 308 gemella di Marco Magdalone e non ha fatto sconti alle vetture aspirate e turbodiesel, tra le quali un bel duello ha premiato Claudio Gullo con la Mini Cooper Sd sulla Honda Civic di Paolo Cicalese, che si aggiudica il TIVM.
Tra le scadute di omologazione, in gruppo Prod.E è il padrone di casa Gabriele Bissichini a dettare legge su Renault Clio Williams. L’orvietano ha riscattato con il massimo risultato il ritiro nella seconda prova di sabato bissando anche il successo del 2019, mentre in Prod.S è netta l’affermazione dell’under 25 triestino Lorenzo Luches su Renault Clio Rs. Nella competizione delle auto storiche il campione veneto Denny Zardo porta all’immediato successo la Giada T118 e precede nel confronto diretto di 4. Raggruppamento il bolognese figlio d’arte Filippo Caliceti, all’esordio a Orvieto con l’Osella Pa9/90. Autore del terzo riscontro assoluto, come nel 2019 Antonio Lavieri sulla monoposto Ralt R32 si aggiudica il 5. Raggruppamento e completano le altre categorie sul gradino più alto Giuseppe Gallusi, con la Porsche 935 vincitore del 3. Raggruppamento, e gli eugubini Lanfranco Pastorelli (Fiat 500 nel 2. Raggruppamento) e Marco Frenguellotti (Fiat 850 Abarth nel 1. Raggruppamento).
Classifica top-10 48^ Cronoscalata della Castellana: 1. Faggioli (Nova Proto Np01 4×4 turbo) 5’36″61; 2. Di Fulvio (Osella Pa30) a 1″86; 3. Degasperi (Osella Fa30) a 3″36; 4. Caruso (Norma M20 Fc) a 4″18; 5. Fazzino (Osella Pa2000 turbo) a 13″18; 6. Marino (Osella Pa2000) a 13″82; 7. Vacca (Osella Pa2000) a 15″19; 8. Leogrande (Osella Pa21) a 35″49; 9. Cassibba S. (Osella Pa21 JrB) a 38″06; 10. Urbani (Osella Pa21) a 39″19.