Questo momento di grave incertezza per il mondo teatrale e dello spettacolo in generale presenta l’occasione migliore per insistere su un ritorno in grande stile della funzione originaria del teatro, a prescindere dalla capienza ridotta dei luoghi al chiuso. La proposta di Boika Esteban ricade in questa prospettiva.
Dopo il debutto, sabato 11 Settembre, alla Serpara, il giardino di sculture di Paul Wiedmer, Dantrusca, il Dante Etrusco-Caraibico, una rilettura della Divina Commedia a 700 anni dalla morte di Dante, fa tappa al Nuovo Teatro di Castel Viscardo – il Piccolo Teatro delle Fontane, Sabato 16 Ottobre alle ore 21.
Uno spettacolo forte come la voce e il pensiero.
Qui un riassunto:
Il pellegrinaggio di Dante a Roma in vista del primo Giubileo, o l’anno successivo come rappresentante istituzionale di Firenze, è talvolta interpretato come esperienza fondativa della Divina Commedia, tanto che alcuni sostengono, sebbene nella indimostrabilità del caso, che la “selva oscura” in cui il Sommo Poeta si smarrisce iniziando il suo viaggio nei tre mondi ultraterreni altro non sia che la Selva Cimina, che, al tempo di Dante, deve aver conservato quel tratto “spaventoso e impenetrabile” che atterriva i romani, come ci dice lo storico latino Tito Livio nel cronacare la presa dell’Etruria da parte dell’Urbe. E proprio con riferimento a questo momento storico, il viaggio di Dante sulla Via Francigena prima e dopo il suo ingresso nel cratere Volsineo, in riva al lago vulcanico più grande d’Europa, diventa possibilità di un movimento inverso rispetto a quello della conquista romana, dove alla damnatio memoriae imposta dagli invasori da Sud si contrappone la grande eredità spirituale e culturale che gli Etruschi e i loro predecessori a Nord, nella Valle del Fiora, seppero trasmettere alle generazioni successive. Alla ricerca degli abbondanti riferimenti storico-geografici tra il Monte Amiata e il Monte Cimino presenti nella Commedia, Boika Esteban, già regista di un film/documentario sul passato antico e dimenticato dell’Etruria e fondatore dell’Esercito Etrusco-Caraibico di Liberazione Planetaria (un esercito di pensatori, sognatori ed animisti), coglie l’occasione del 700enario della morte di Alighieri per arruolare Dante tra gli Etrusco-Caraibici, in un percorso aurale e cognitivo in cui il Poeta diventa il primo rapper, Virgilio uno sciamano e Beatrice la viva rimanenza di un culto millenario in onore alla Dea Madre.
Qui il Canto VI del Purgatorio:
https://www.youtube.com/watch?v=sg4Y75kKz5g
Patrocinio del Comune di Castel Viscardo
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria e Green Pass
Ad offerta libera e consapevole
Per prenotarsi:
giulianobaglioni55@gmail.com
3284742390
Immagine e Grafica di Samuele Vesuvio