Sport, inclusione, divertimento, amicizia. Ecco il poker che l’ASD “Tartaruga xyz” cala sul tavolo della rupe orvietana dal 25 al 27 ottobre 2021. Una tre giorni di sport pienamente conforme al senso profondo e originario di quella parola dell’antico francese “desport” – da cui il termine “sport” deriva – che designava il “divertimento gratuito”. Si comincia lunedì 25 ottobre con una camminata – con visita guidata – per il centro storico di Orvieto dalle 10.00 alle 13.00. Dopo questo riscaldamento tonico e culturale, si passa al calcetto con un formidabile e adrenalinico quadrangolare – dalle 15.30 alle 17.30 – presso le strutture annesso allo stadio “L.Muzi”.
Ciclismo e rugby sono invece le discipline “elette” di martedì 26 ottobre. Appuntamento, dalle 10.00 alle 13.00 presso l’area del “De Martino” con bici e palla ovale per saggiare il brivido della velocità su due ruote in un vero ciclodromo e per fare esperienza dello sport più tenacemente fisico, corretto e beneducato.
Mercoledì 27, dalle 14.30 alle 17.00 è la volta del torneo di pallavolo a Ciconia. A contendersi il trofeo della solidarietà con bagher, schiacciate e “muri invadenti” le rappresentative di Asd L’Adelfia Coop. L’Adelfia, Comunità di Psicoterapia e Lavoro Lahuen, Asd “Tartaruga xyz”.
La tre giorni orvietana vede la partecipazione di due coordinamenti regionali – Umbria e Puglia – aderenti all’ANPIS (Associazione Nazionale Polisportive per l’Inclusione Sociale). Per l’Anpis Umbria parteciperanno l’Asd Baraonda, la Comunità di Psicoterapia e Lavoro Lahuen, l’Asd Fuorigioco, l’Asd Peter Pan; per l’Anpis Puglia l’Asd L’Adelfia e la Coop. L’Adelfia di Alessano, il Centro diurno Itaca di Troia. Collaborano alla riuscita dell’evento l’Unione Orvietana Rugby (ai quali si deve l’attività di propedeutica rugby), l’Unione Sportiva Orvietana (che ha messo a disposizione le proprie strutture), la Cooperativa Sociale O.A.S.I. di Comunità di Allerona che si avvale delle azioni del progetto “Trame di Comunità”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Orvieto, è promosso e realizzato nell’ambito delle attività previste dal Progetto Lab.Qua -Laboratori di quartiere, finanziato dalla Regione Umbria con risorse del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.