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Home Economia

A Città della Pieve nasce la Carta della bellezza: un’opportunità di sviluppo economico e sociale dei territori

Redazione by Redazione
18 Ottobre 2021
in Economia, Secondarie, Archivio notizie
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Istituzioni, imprese e rappresentanti dell’arte, cultura, turismo, agricoltura, enogastronomia, manifattura, moda e design si sono riuniti il 16 ottobre a Città della Pieve al convegno ”Ripartire dalla bellezza”, per elaborare proposte progettuali concrete che, raccolte nella “Carta della bellezza” illustrata nel corso del convegno, mettano al centro la bellezza come opportunità di sviluppo economico e sociale dei territori.
L’evento, organizzato dal Comune di Città della Pieve, Federturismo Confindustria e Associazione Italiana Confindustria Alberghi,  promosso da Banca Ifis ed ENIT, ha visto, dopo i saluti del Sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, della Presidente della Regione Umbria,  Donatella Tesei, della Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo gli interventi, tra gli altri, del Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, del Vicepresidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, del Presidente ENIT Agenzia Nazionale Turismo, Giorgio Palmucci, del Presidente CNEL, Tiziano Treu, della Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, del Direttore generale ICE, Roberto Luongo e dell’Esperto di turismo religioso, Mons. Liberio Andreatta. Ha moderato i lavori Ruggero Parrotto, Direttore Generale Fondazione Cotarella.

Focus del dibattito è stata la ricerca “L’economia della Bellezza”, elaborata dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, che analizza il contributo complessivo delle tre dimensioni che compongono il sistema economico della bellezza italiano: il patrimonio storico, artistico e culturale,  quello naturalistico e paesaggistico, i servizi ad essi collegati (come trasporti e ospitalità) e la produzione dei settori del Made in Italy design-driven. Un impianto che, complessivamente, contribuisce al PIL italiano per il 17,2% (di cui il 6% deriva dalla fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico) e comprende 341.000 imprese per un fatturato complessivo annuo di 682 miliardi di euro.
L’altro spunto di discussione è stato il lavoro svolto il 15 ottobre dai Costruttori della bellezza e raccontato dal Progettista culturale, Emilio Casalini. Un filosofo, un economista, un’insegnante, un‘imprenditrice, un medico, un ambientalista, un artista, un game designer, un contadino si sono confrontati, ognuno animato dalla voglia di sperimentare, innovare e dalla consapevolezza dell’importanza di fare rete, per elaborare proposte progettuali concrete che sono confluite nella Carta della bellezza.
 “In Italia si respira la Bellezza della naturale miscela di arte, paesaggio, natura – dichiara il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia – Anni fa parlare di turismo lento era utopia, pensiero romantico. Oggi il turismo lento corre; e ci riporta nei borghi, anche grazie a  cammini, enoturismo, treni storici… Tanti i settori in crescita che hanno un tratto in comune: la (ri)connessione con la natura, la bellezza”.

“Il convegno di oggi arriva in un momento importante con il paese impegnato a riprendere la crescita; e mette insieme diverse competenze disciplinari e politiche che discutono su come valorizzare le identità culturali e artistiche dei nostri territori quale una risorsa fondamentale per uscire dall’emergenza e per avviare un nuovo sviluppo sostenibile per l’ambiente, l’economia e per le persone”  sottolinea il Presidente  CNEL,Tiziano Treu”.
“La bellezza rappresenta una vera e propria risorsa strategica per progettare il futuro in modo sostenibile e collaborativo, responsabile e solidale. Da questo presupposto nasce il desiderio di Banca IFIS di puntare un riflettore, attraverso lo studio “L’Economia della Bellezza”, sull’infinito potenziale del nostro patrimonio culturale come punto fondamentale per la ripresa – precisa il Vicepresidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio. Un’iniziativa, infine, che attesta l’importanza di mettere a disposizione del bene comune le proprie competenze e i propri processi.”
  
Monsignor Andreatta, citando Platone, ritiene che  “la Bellezza” può dare all’uomo una salutare “scossa” per farlo uscire da sé stesso, dalla rassegnazione, dalla chiusura, dalla paura e dalla depressione, per  “risvegliarlo” e fargli aprire gli occhi del cuore e delle mente e farlo volare in “Alto” per ricominciare a vivere.
“Un tracciato dell’identità italiana che è un tracciato del modo di vivere l’esperienza del viaggio attraverso una delle città simbolo della passione turistica per l’Italia.  Il Bel Paese in una delle sue combinazioni più espressive di cultura, arte, costume, natura, enogastronomia che le donano forme universali, fino a trasferirla nei sogni dei viaggiatori di tutto il mondo” –  racconta  il Presidente ENIT Giorgio Palmucci.
 
La bellezza probabilmente non salverà il mondo, ma dopo una pandemia che ha lasciato profonde cicatrici, aiuterà l’Italia nel suo riavvio. “Ad un anno e mezzo dall’inizio della pandemia con le imprese turistiche ancora in forte sofferenza, in piena fase di ricostruzione e ripartenza, la cultura, la creatività e la bellezza, che sono la chiave di volta per molti settori produttivi, possono tornare ad avere un ruolo centrale nella ripresa  economica e sociale  italiana – sottolinea la Presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.  Abbiamo un ‘Italia che con i suoi talenti, il suo patrimonio e i suoi territori è in grado di parlare al mondo, ma per imprimere un’accelerazione nella direzione del cambiamento è indispensabile un percorso condiviso e servono i giusti investimenti per utilizzare al meglio le risorse che abbiamo e per far fare al Paese un balzo decisivo in avanti. Bisogna però farlo ora mentre sono in discussione importanti riforme, come quella fiscale.” 

“Abbiamo voluto questo incontro perché è necessario guardare avanti, pensare alla ripartenza e certamente la bellezza nella sua accezione più ampia è importante per il recupero del settore. Il mondo alberghiero è ancora fortemente penalizzato dai lunghi mesi di fermo e dall’assenza del turismo internazionale, ma accanto agli aiuti ancora necessari per le aziende del comparto dobbiamo costruire il turismo di domani” – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

“Sono onorato di partecipare a questo incontro dal titolo significativo “Ripartire con la bellezza”, – evidenzia il Direttore Generale dell’Agenzia ICE, Roberto Luongo – l’economia italiana e le nostre esportazioni, dopo la ripresa, hanno superato le più rosee aspettative e parlare, proprio in questo momento, di bellezza aiuta ad  enfatizzarla ancora di più. L’ICE-Agenzia con la sua azione di accompagnamento promozionale e di assistenza alle imprese italiane contribuisce quotidianamente a promuovere sui mercati internazionali questo concentrato di bellezza: dalle produzioni di eccellenza di design, moda, agroalimentare, dall’artigianalità e dal saper fare all’alta tecnologia. E tutto è strettamente legato al bello che ci circonda e alla cultura e alle tradizioni che ci accompagnano da sempre. La bellezza è parte integrante della nostra storia e del nostro stile di vita, che tutto il mondo ci invidia, dobbiamo quindi cercare di legare insieme sempre più tutti questi fattori per far sì che il nostro Paese nel suo insieme sia ancora e sempre il paese più bello del mondo”. 

 

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