di Marcello Tomassini
Ho provato una certa emozione mercoledì sera quando, all’improvviso, si sono accese le grandi luci al LED, “nuove di zecca” che illuminano il nuovo, anzi nuovissimo campo sportivo di Allerona Scalo. Emozione perché, uno come me, di una certa età, per di più cofondatore del GSD Romeo Menti, mai avrebbe pensato, dopo 62 anni di attività, di vedere uno spettacolo simile con i propri occhi.
Manto erboso sintetico, recinzioni nuove, illuminazione all’avanguardia. Questo si trova davanti chi si siede ( a distanza di un metro come le strisce divisorie poste dal Direttivo stanno ad individuare) sugli spalti del Campo Sportivo “Stefano Barbabella”. All’ingresso i componenti del Direttivo sono impegnati nella misurazione della temperatura, scansione del grenn pass, igienizzazione delle mani e fornitura della mascherina per i più distratti.
Una prima d’eccezione si potrebbe dire, anche se la partita, valevole per la Coppa Italia della Categoria Promozione, ha visto prevalere gli avversari del Guardea per 3 a 2. L’inaugurazione ufficiale ancora non c’è stata ma più di 100 tifosi hanno preso posto lungo tutto il perimetro del campo per assistere (in totale sicurezza) a questa che per un certo verso è stata una partita “storica”.
E naturalmente gli “ultras” della Romeo Menti non hanno perso occasione per dimostrare il proprio attaccamento alla squadra salutando l’ingresso in campo delle squadre con fumogeni biancoazzurri e una batteria di fuochi d’artificio degna delle feste di paese. Il tutto sotto gli occhi del fotografo ufficiale Demi Guerrini che ha immortalato la serata con scatti emozionanti come solo lui sa fare.
Come dicevo prima l’inaugurazione ufficiale sarà fatta a tempo debito con i rappresentanti del Coni, della LND umbra e con altre personalità sportive e civili che saranno invitate.
Era presente (in borghese) il Sindaco di Allerona Sauro Basili da sempre vicino alla Società, ed altri componenti del Consiglio comunale. Ho seguito la partita a fianco del Presidente Umberto Mechelli, impegnato da una parte a seguire la gara e dall’altra a fare “pubbliche relazioni” dispensando sorrisi a tutti coloro che si avvicinavano per congratularsi con lui e con il Sindaco per tutto quello fatto a favore dello sport alleronese.
Tornando alla partita devo dire che si percepiva anche nei movimenti dei giocatori una certa “emozione” ad ogni tocco di palla, ad ogni scivolata, che fino ad 6 mesi fa avveniva su un terreno sconnesso di pozzolana ed adesso invece su un verdissimo prato livellato al millimetro. Certo, ripensando al 1959, quando per avere un campo per poter giocare dovemmo chiedere aiuto al compianto Umbro Marini che con una ruspa ricavò le misure necessarie togliendo sassi e spianando una porzione di terreno lungo il torrente Rivercale, non esistono paragoni ed è difficile farlo capire ai più giovani come i miei nipoti e ai giovanissimi calciatori sempre alla ricerca di scarpe nuove e all’ultimo grido senza le quali pare sia impossibile giocare.
Franco Picciolini e Benito Mascelloni, i “rocciosi” della prima Romeo Menti portavano le scarpe rimediate in giro perché a quei tempi l’importante era giocare e poco importava se il pallone aveva il “bocchettone” ed i lacci ogni tanto si potevano rompere e se non si aveva un altro pallone( come spesso succedeva) bisognava terminare la partita. Altri tempi dicevamo, ma il futuro ora è sotto i nostri occhi e quindi mi permetto di fare pubblicamente un ringraziamento (anche a nome di chi purtroppo non c’è più) alle Amministrazioni comunali di Allerona e Castel Viscardo per aver dotato il nostro paese di un impianto di ultima generazione, al Presidente Umberto Mechelli e al Direttivo della Romeo Menti per portare avanti un’avventura iniziata 62 anni fa per volontà di un piccolo gruppo di “fondatori”.