ACQUAPENDENTE – Dopo un anno e mezzo di stop forzato causa Covid il calcio aquesiano di Seconda Categoria potrebbe (è opportuno utilizzare cautelarmente il condizionale) “riveder le stelle”.
Il Comitato Lazio ha infatti generato il Girone di pertinenza. A far compagnia ad ASD Virtus Acquapendente e ASDSS Torrese (obiettivo comune divertirsi e divertire senza velleità di classifica), l’ASDAC Proceno, la SSD Aurora Querciaiola SRL, l’ASD Castiglione Calcio, l’ASD Gradoli, l’ADC Grotte di Castro, l’ASD Grotte Santo Stefano calcio 2012, l’ASD Indomito Bolsena, la POLD Ischia di Casytro, l’ACD Onano Sport calcio, l’ASD Robur Tevere, l’ASD Virtus Marta. Completamente insoddisfatto del lavoro portato a termine dal Comitato regionale il presidente Virtus Bruno Bacchi : “Non si smentiscono e accelerano il processo di declino del dilettantismo. Letteralmente saccheggiate le Categorie minori con insensati ripescaggi. Unico risultato ottenuto la presenza di meno squadre per formare i Gironi. Prima Categoria a 14, Seconda a 13, senza tener conto che tutte le Società hanno pagato per progetti Gironi da 16. E’ l’inizio della fine. Perché vengono umiliate la passione e gli sforzi di Società. Solo ed unicamente per fargli fare Campionato amatoriali. Se non si interverrà in un brevissimo lasso di tempo, le nostre Categorie sono destinate a soccombere. E’ inaccettabile programmare percependo di disputare un Girone per poi venire inseriti in un altro. Con squadre che giocano la Domenica mattina o pomeriggio. Ed i giocatori che quindi malvolentieri accettano di scendere in campo in quanto chiamati ad abbondare l’unico giorno della settimana destinato alla famiglia. Proprio per questo motivo, causa questa imposizione, molte Società rifiutano di fare la Prima Categoria. Seppur constatiamo che tutto questo non fa altro che asciugare il serbatoio ed inceppare tutte le macchine organizzative di Società come la Nostra, rispetteremo gli impegni. Ma lo gridiamo forte: non accettiamo più di essere presi in giro da personaggi che gravitano all’interno del Comitato regionale e che pensano esclusivamente al loro lucro personale. Sulle spalle di appassionati come noi a questo sport”.