Nel corso del Consiglio Comunale di giovedì 29 luglio la capogruppo di “Siamo Orvieto”, Cristina Croce, ha chiesto di sapere “quali determinazioni intende assumere l’Amministrazione Comunale rispetto alla richiesta pervenuta dal legale del liquidatore della TeMa per il pagamento della somma di 175.000 euro, quale quota della concessione per l’anno 2020 stante l’erroneo esercizio del diritto di revoca dell’affidamento esercitato fuori termine.
Mi chiedo se non fosse stato il caso di prendere atto dell’erroneo esercizio del diritto di revoca che è illegittimo perché in violazione dell’articolo 27 della Convenzione e proporre viceversa una soluzione transattiva al fine di limitare le conseguenze negative di un sicuro contenzioso”.
“Mi stupiscono – ha risposto il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – le affermazioni della consigliera Croce che essendo avvocato dovrebbe sapere che non esiste alcun ‘erroneo esercizio del diritto di revoca’ tantomeno la revoca è illegittima considerando che la stessa non è stata neppure impugnata dalla controparte. Così come dovrebbe sapere che quando ci sono due parti che si contrappongono le richieste di una parte non rappresentano la verità fino a che non c’è un giudizio. L’Associazione TeMa ha fatto le sue richieste economiche, il Comune si è opposto a tali richieste. Vedremo gli sviluppi che saranno oggetto di decisioni superiori. Invito comunque ad evitare illazioni decisamente fuori luogo”.