ORVIETO – In queste Olimpiadi di Tokyo, da poco archiviate, si è visto tra i vincitori Marcell Jacobs come primo italiano ad aggiudicarsi la medaglia d’oro per i 100 metri ad un olimpiade. Sulla TV pubblica a tifare Jacobs, tra gli altri ex campioni, c’era anche Stefano Tilli indimenticato centometrista nativo di Orvieto.
La città di Orvieto, insignita del titolo di Comune Europeo dello Sport nel 2017, ha dato alla luce diversi campioni sportivi sia nel calcio che nell’atletica. Stefano Tilli è uno di loro nato sulla Rupe e ha intrapreso il suo percorso agonistico nel 1980 sotto l’egida di mr. Fabrizio Lepore e passando dalla Polisportiva Kronos di Roma alla società AAA di Ostia.
Già nel 1981 è vincitore dei 60 metri piani come categoria juniores, ma l’anno successivo lo consacra come atleta a livello internazionale trionfando alla nazionale italiana con la medaglia d’oro nei 60 m ai Campionati europei indoor e la medaglia d’argento ai Campionati del mondo ad Helsinki nella gara di staffetta 4×100 metri.
Tilli entrato ormai nella storia dei centometristi, da molti considerato l’erede di Pietro Mennea, vanta una lunga carriera costellata di successi che va dal 1983 al 2000. Certo non può vantare finali olimpiche o mondiali individuali, ma del resto prima di Marcell Jacobs a Tokyo nel 2021, nessun italiano era mai giunto in finale nei 100 metri piani ai Giochi olimpici, nemmeno Pietro Mennea e Livio Berruti che vinsero invece nei 200 metri, mentre il solo Pierfrancesco Pavoni fu finalista ai Campionati del mondo di Roma nel 1987, sia nei 100 che nei 200 metri piani.1)
Si è ritirato dall’attività agonistica nel 2000, dopo i Giochi olimpici di Sydney, ed è stato a lungo compagno, nonché allenatore, della velocista giamaicana Merlene Ottey.
Stefano Tilli è la dimostrazione vivente dell’energia sportiva e competitiva che scorre nella città di Orvieto, città che ha dato e continua a dare moltissimo allo sport. (Valentino Saccà)
Fonti: 1)Wikipedia