“All’amato Popolo Orvietano, specialmente a tutti gli uomini di buona volontà, cioè coloro che si lasciano governare dal buon senso universale e non dall’isteria collettiva dettata da mancanza di cultura e sfiducia nei confronti dei ragazzi e delle istituzioni”. Questo l’incipit della lettera che Don Danilo Innocenzi, parroco di Sferracavallo, ha indirizzato, pubblicandola su facebook, agli orvietani per far luce sulla vicenda verificatasi in un campeggio estivo a Bardonecchia.
La vicenda – Mentre il gruppo era in vacanza a Bardonecchia, si è diffusa la notizia che all’interno del Villaggio Olimpico del Comune torinese stava aumentando il numero di contagi. Mentre il gruppo orvietano stava adottando le adeguate precauzioni, il tam tam è arriva in poco tempo anche ad Orvieto innescando una serie di polemiche e considerazioni inadeguate.
Ecco la lettera aperta di Don Danilo Innocenzi.
DESTINATARIO: all’amato Popolo Orvietano, specialmente a tutti gli uomini di buona volontà, cioè coloro che si lasciano governare dal buon senso universale e non dall’isteria collettiva dettata da mancanza di cultura e sfiducia nei confronti dei ragazzi e delle istituzioni.
Questo messaggio fa seguito a due telefonate avute col Dott. Mattore, responsabile ASL di Orvieto per la gestione dei casi Covid. Nella prima, ieri pomeriggio, assicuravo il Dottore che il gruppo di Giovani e Famiglie dell’Oratorio S. Filippo Neri presenti a Bardonecchia aveva deciso domenica sera di tornare in anticipo a Orvieto per terminare in bellezza una piccola vacanza senza lo spettro di un’inutile agitazione sorta in seguito alla notizia di un focolaio covid sempre a Bardonecchia circoscritto ad un’ala del Villaggio Olimpico da cui le persone in isolamento non era più uscite dal 4 agosto scorso.
Questo tra l’altro denota il fatto che nessuno del nostro gruppo o degli altri gruppi presenti ora a Bardonecchia, compreso lo staff dell’albergo, ha mai avuto contatti con questi positivi. La ASL e il Comune di Bardonecchia hanno gestito la situazione da subito senza pregiudicare nulla. Tuttavia, il pensiero di stare ancora lassù cominciava a preoccupare diverse famiglie, è normale nonostante, ripeto, non ci fossero stati mai contatti tra le diverse strutture del Villaggio Olimpico. Abbiamo allora deciso di non convivere col pensiero e con la paura e ci siamo perciò preoccupati di tornare, per eccesso di scrupolo e precauzione nei riguardi nostri e di tutti, sottoponendoci subito al tampone antigenico, fin da ieri sera.
Ringrazio per questo non solo il tramite dell’Agenzia Effegi Viaggi ma anche le diverse farmacie del territorio, soprattutto quella del Moro. È stata, quella di tornare in anticipo, una scelta totalmente nostra, dettata non da motivi scientifici o sanitari, ma solo da eccesso di scrupolo. Ne è una dimostrazione il fatto che non abbiamo chiesto all’albergo nessun rimborso..30 ‘ fa ho chiamato di nuovo Mattorre per comunicargli che tutti i 67 vacanzieri, me compreso, sono negativi.
Non posso fare altro che ringraziare il Signore e chi si è fidato di noi con tanta pazienza e umiltà e chi ha capito fin da subito che in questi frangenti basta accontentarsi del poco purché sia di sostanza…vorrei anche ringraziare coloro che ci hanno preso da untori o da sprovveduti come se fossimo gli unici che in questo periodo fossimo andati in vacanza…tra l’altro, facendo anche il tampone prima di partire…un’ultima cosa, questa vicenda è l’ennesima dimostrazione che la nostra Città, la più vecchia di Italia, vuole mantenere questo triste primato perché dice di voler fare del bene ai ragazzi, ma non scommette su di loro….grazie di cuore, il prossimo anno, a maggior ragione, saremo ancora più carichi.








