ACQUAPENDENTE – Il Comune di Acquapendente ha festeggiato il Patrono S. Ermete nel sabato tematico, lo scorso 28 agosto, organizzato appositamente dal parroco don Enrico Castauro e da una delegazione dei Cavalieri. Ospite speciale sua eminenza il vescovo della Diocesi di Viterbo monsignor Lino Fumagalli che nell’omelia a corollario della Santa Messa svoltasi nel Piazzale antistante la Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro ha brevemente tratteggiato la vita duo uno dei primi martiri del cristianesimo.
“Sono fisicamente ad Acquapendente – ha sottolineato monsignor Fumagalli – ma con la mente alle Parrocchie di Blera ed Ischia di Castro che oggi celebrano il Santo frigio. Il primo pensiero non può che andare a quel lontanissimo 1652 in cui durante i lavori di restauro della cappella della Madonna del Fiore fatti eseguire dal Vescovo Pompeo Mignucci, venne ritrovato il corpo del Santo Martire conservato in apposita custodia. In altoviterbese nascoste nel 1317, come cita una scritto rinvenuto dallo stesso Vescovo. Andando con la mente ancora più indietro mi piace soffermarmi sulla Roma che accoglieva il Cristiano Ermete. Piena di filosofi che insorgevano contro questo pensiero e di una organizzazione statale tutta impegnata a difendere la religione ufficiale: il paganesimo. Ermete come Eroe che abbraccia Cristo. E che testimonia davanti all’Imperatore Triano prima di essere decapitato quello che, avvolto dalla tunica prefettizia, faceva quotidianamente nelle catacombe della Via Nomentana: abbracciate l’unico Dio creatore dell’Universo e le Leggi di Amore e Fratellanza di Gesù che rinnoveranno la terra tutta. Dichiarando gli uomini uguali”. Poi il messaggio ai giovani a cui viene conferito il Sacramento della Cresima: “Terminate oggi il percorso di iniziazione cristiana. Iniziato con il Battesimo e proseguito con l’Eucarestia. Tutto indispensabile per ottenere la pienezza della grazia che riceviamo nel Battesimo. In questa mattinata in cui ci stringiamo intorno al Martire Ermete, Vi vincolate più intimamente alla Chiesa. Vi arricchite di una speciale forza dello Spirito Santo. E come fece Ermete siete obbligati a diffondere e difendere la Fede mediante le parole e le opere. Come veri testimoni di Cristo”.
L’improvvisa pioggia che limita la cerimonia nella sua fase conclusiva, non “bagna il testimone cristiano-cattolico” che da sabato 4 settembre passerà nelle mani della Frazione di Torre Alfina chiamata a celebrare il centenario della fondazione della Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta. Sarà ancora il vescovo giovedì 9 alle ore 18.00 a chiudere l’evento con una Santa Messa. Ma tutto ciò che è fa da corollario sarà sicuramente da non perdere. Si inizierà Sabato 4 alle ore 18.00 con una Messa Cantata a cui seguirà alle ore 21.00 una Santa Messa Solenne in Piazzale S.Angelo. Domenica 5 alle ore 10.00 passeggiata della banda locale per le vie del paese. Ed alle ore 11.30 Santa Messa cantata. Martedì 7 alle ore 17.00 appuntamento al Castello di Torre Alfina. Per una conferenza dal titolo “Le Chiese di Santa Maria Assunta e del Santo Amore in Torre Alfina: storia, fede ed archiettura”.