Al via in provincia di Terni i gazebo della Lega Umbria per la sottoscrizione dei sei quesiti referendari sulla riforma della giustizia che riguardano: riforma del CSM, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere dei magistrati, limiti agli abusi della custodia cautelare, abolizione del decreto Severino.
Sabato 10 luglio i cittadini potranno firmare in prossimità della Torre del Moro (Corso Cavour, 87) dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, oltre che a Terni, in Piazza Europa, dalle 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30, ad Amelia dalle 10 alle 12.30, presso la sede Lega in Via delle Rimembranze, 105; a Ferentillo dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19, nella sede Lega in via della Vittoria, 80; a Narni Scalo, dalle 17 alle 20, in via Tuderte, 134; a San Gemini dalle 10 alle 12 all’incrocio tra Via Porta Romana e Via Garibaldi e dalle 18 alle 20 in Piazza San Francesco.
Domenica 11 luglio, invece, la sottoscrizione potrà essere fatta anche ad Otricoli in Via Roma, 109 dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.
“Questi gazebo sono fondamentali – sottolinea il referente provinciale della Lega Terni, Nico Nunzi – perché consolidano ancora una volta la nostra costante presenza sui territori. È importante venire a firmare perché la tematica della giustizia riguarda ogni cittadino e non soltanto avvocati, magistrati o addetti ai lavori.
Questa nostra battaglia per una ‘giustizia giusta’ non è contro qualcuno, ma è per tutti, ed è anche in favore della stragrande maggioranza dei magistrati italiani, che svolgono ogni giorno il loro lavoro con lealtà e professionalità. Chi non riuscisse a venire a firmare nei gazebo o nelle nostre sedi – aggiunge Nunzi – può farlo presso l’ufficio anagrafe di tutti i municipi. Inoltre è possibile sottoscrivere il referendum anche contattando i nostri eletti, che possono autenticare le firme nei rispettivi territori di competenza. Ringrazio i consiglieri comunali, provinciali e regionali, e i parlamentari che si sono messi a disposizione per la causa”.