I programmi di conservazione del Duomo di Orvieto al centro della relazione che il presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto, Andrea Taddei, e l’ingegnere Gerardo De Canio di Enea, hanno presentato all’ultima edizione dell’European Cathedrals Malta Conference. La conferenza, che ha visto la partecipazione di studiosi provenienti da vari paesi, ha messo a confronto le diverse esperienze continentali nell’ambito della conservazione dei beni artistici, con riferimento non solo alle opere d’arte, quanto alle strutture secolari delle cattedrali europee.
Ed è stato proprio il lavoro svolto per la conservazione del Duomo di Orvieto e i nuovi programmi d’intervento che la Fabbriceria Orvietana porterà a termine nei prossimi mesi, a contestualizzare l’importante presenza dell’Opera del Duomo nell’evento che si è svolto a La Valetta.
“La presenza dell’Opera del Duomo di Orvieto tra i relatori dell’European Cathedrals Malta Conference, rappresenta un elemento che focalizza non solo l’attenzione avuta dalla Fabbriceria per la conservazione della Cattedrale, quanto la scelta di impiegare tecnologie altamente innovative per ottenere risultati di eccellenza internazionale – spiega il presidente Andrea Taddei – Partecipare alla conferenza di Malta, insieme ad altre fabbricerie ed enti europei, è per l’Opera un traguardo importante, anche alla luce dei prossimi interventi di manutenzione e conservazione che ci apprestiamo ad attivare sia per il Duomo, sia per alcune delle opere d’arte conservate al suo interno”.
Nella relazione tecnica dell’ingegner De Canio, illustrata alla presenza del Ministro del Turismo maltese, Clayton Bartolo, e dell’Ambasciatore presso la Santa Sede, Frank Zammit, dove si rimarca l’assoluto ruolo artistico e architettonico del Duomo di Orvieto come una delle cattedrali più rappresentative del tardo medioevo italiano, sono stati affrontati diversi aspetti del meticoloso lavoro di conservazione, in special modo quelli che hanno riguardato la ricollocazione delle statue degli Apostoli nella navata della Cattedrale.
E’ stato ripercorso l’intenso studio di valutazione sismica che ha impegnato Enea nella ricostruzione dei basamenti delle statue, con aspetti artistici che hanno coinvolto anche la dottoressa Alessandra Cannistrà, oltre agli importanti interventi per la conservazione delle opere murarie che continuerà anche nei prossimi mesi.