di Pasquale Di Paola
Il CTS in un articolato documento ufficiale inviato a Governo e MIUR ha posto i paletti dettando regole precise per una riapertura della scuola in sicurezza, e possibilmente in presenza, a settembre. Il CTS auspica un inizio delle lezioni in presenza per l’Anno Scolastico 2021/2022, non solo come strumento essenziale per la formazione degli studenti, ma anche come momento imprescindibile e indispensabile nel percorso di sviluppo psicologico, di strutturazione della personalità e dell’abitudine alla socializzazione degli studenti, la cui mancanza può negativamente tradursi in una situazione di disagio sociale e psico-affettiva delle future generazioni.
Nel documento si enuncia che la vaccinazione costituisce, a oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentale per contenere la diffusione delle pericolose varianti Covid. Passaggio questo obbligato ed essenziale per evitare di dover rinunciare alla didattica in presenza, oltre che alle altre attività di socializzazione in ambiente scolastico, e nel contempo impedire che si generino focolai d’infezione.Quindi il suggerimento molto forte è quello di promuovere la vaccinazione nella scuola, tanto del personale scolastico, docente e non docente, quanto degli studenti.
Questo primario obiettivo giustifica, ad avviso del CTS, l’inserimento e mantenimento del personale della scuola tra le categorie da vaccinare prioritariamente e, vista la recente approvazione del vaccino di Pfizer/BioNTech dai 12 ai 15 anni, l’inserimento, in tali categorie, degli studenti di età eguale o superiore ai 12 anni.
Il CTS ritiene che tutto il personale scolastico debba essere vaccinato ed esprime, in tal senso, una forte raccomandazione affinché ogni sforzo sia fatto per raggiungere un’elevata copertura vaccinale in queste popolazione, sia promuovendo intense campagne informative, sia attraverso l’individuazione delle ulteriori misure, anche legislative, per garantire la più elevata soglia di soggetti vaccinati, in particolare in quelle Regioni nelle quali, a oggi si continuano a registrare livelli inferiori a quelli osservati in altre Regioni.
Nei presidi scolastici il CTS raccomanda di mantenere il distanziamento interpersonale in posizione seduta, misura questa prioritaria rispetto alla sicurezza.E di organizzare in modalità’scaglionata ingressi e uscite dagli edifici scolastici. Viene messo nero su bianco che per la riapertura delle scuole resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo d’indossare nei locali chiusi mascherine di tipo chirurgico. In questa prospettiva rimane fondamentale favorire, pur nel rispetto del diritto alla riservatezza, l’osservanza, da parte delle persone non vaccinate della tassativa regola di condotta che impone d’indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree.
Il CTS raccomanda, in ogni caso, di porre particolare attenzione alla condizione di studenti con immunodeficienza congenita o acquisita, considerati i rischi gravi associati all’infezione da Covid-19 che caratterizzano tali soggetti. Per ciò che concerne le misure atte a garantire la somministrazione dei pasti si raccomanda l’utilizzo di personale servente con mascherine e, ove tale soluzione sia giuridicamente percorribile, anche con green pass.L’ingresso e l’uscita dalla sala mensa dovranno essere organizzati in modo ordinato e a misura della disponibilità di posti. Vanno predisposte stazioni di lavaggio delle mani all’ingresso e all’uscita con dispensar nella misura di uno ogni venti alunni.
Per quanto riguarda il discorso tamponi periodici a scuola il CTS ritiene che non debbano eseguirsi test in ambito scolastico né screening antigenici per la frequenza scolastica. Nessun test diagnostico preliminare è necessario, mentre, dove tale soluzione fosse giuridicamente percorribile, può ipotizzarsi la richiesta del green pass per il personale. Rimane in vigore in toto la procedura dell’anno scolastico trascorso, con la presenza di referente Covid d’istituto e, in caso di sintomi indicativi d’infezione acuta delle vie respiratorie o con febbre superiore ai 37,5 gradi, si deve attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato deve essere posto in aula covid in attesa che venga preso in carico per raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della ASL competente. Per quanto concerne la misura d’igienizzazione degli ambienti si raccomanda la pulizia quotidiana, accurata e ripetuta di ogni spazio dell’ambiente scolastico con intervallo di sessanta minuti tra un intervento e l’altro.