VITERBO – Creare figure professionali in grado di gestire in maniera sostenibile i sistemi agro-alimentari. Tutta la filiera della produzione del latte, ad esempio, o di altri prodotti agroalimentari. Questo l’obiettivo della Summer School internazionale avviata presso la sede di Pieve Tesino dell’Università della Tuscia. Il corso è mirato a formare figure professionali in grado di operare a livello internazionale e si caratterizza per l’approccio multidisciplinare. Saranno infatti tenute lezioni che riguardano materie tecnologiche, economia e diritto alimentare (etichette, tracciabilità ecc.). Il corso è stato avviato in un momento in cui è necessaria la risposta alle esigenze definite dalla strategia farm to fork (“dall’azienda al consumatore”) dell’European Green Deal e si svolge , come detto, presso il Centro Studi Alpino di Pieve Tesino (Trento).
E’ stato organizzato dall’Università della Tuscia nell’ambito delle attività di internazionalizzazione, con il supporto dei due atenei stranieri SLU-Swedish University of Agricultural Sciences e BOKU-University of Natural Resources and Life Sciences. Vi partecipano di 19 studenti provenienti da 4 atenei europei; 6 gli studenti provenienti dalla Tuscia. In totale, sono ben 9 le nazionalità rappresentate. Come sottolineato dal rettore Stefano Ubertini durante l’inaugurazione di questa mattina, “Si tratta del primo evento in presenza ospitato presso il Centro Studi di Pieve Tesino dopo la lunga chiusura causata dall’emergenza Covid”. “È un’iniziativa che può sicuramente contribuire alla visibilità internazionale del nostro Ateneo” ha aggiunto Simone Severini, delegato per le Relazioni Internazionali. La Summer School andrà avanti fino al 17 luglio tra lezioni frontali, lavori di gruppo e visite ad aziende locali. 9 i docenti coinvolti nella parte formativa tra i quali anche Riccardo Massantini direttore del Centro Studi e altri docenti dell’Università della Tuscia.