Due pomeriggi – il 18 e il 25 giugno dalle ore 17.00 – di esercizi open-air di immaginazione concreta per contribuire alla trasformazione del quartiere in cui si vive e abita. È la proposta di “Uno, due, tre…Scalo!”, ennesima tappa del percorso di progettazione partecipata della rigenerazione territoriale e di comunità di Orvieto Scalo concepito all’interno delle iniziative di “Trame di Comunità”.
Più precisamente, “Uno, due,, tre…Scalo!” può essere considerato il “secondo tempo” della tavola rotonda realizzata online il 28 aprile scorso con la quale si è approcciato il tema della rigenerazione urbana e di comunità con il contributo di diverse persone e professionalità. Lo scopo era quello di avviare un ragionamento su un diverso modo di intendere l’urbanistica, anche in considerazione dell’opportunità rappresentata dalle risorse del DM del 2 aprile 2021 che, ai comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, concede la “facoltà di richiedere i contributi, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”. Per i comuni come Orvieto è fissato un massimale di 5 milioni di euro distribuiti su diverse annualità.
Diversi i motivi di interesse degli “esercizi” suggeriti da “Trame di Comunità”. Anzitutto perché vedranno protagonisti i bambini, violando, in tal modo, il tabù che, in ragione della giovane età, preclude ai piccoli di cimentarsi con le possibili trasformazioni della realtà urbana. Per i loro “esercizi” si avvarranno di quei dispositivi con cui hanno maggiore confidenza: disegni, cartoni, colori…. A fianco di bambini e bambine ci saranno le famiglie e le comunità del quartiere chiamate anch’esse all’esercizio di un’immaginazione produttiva…
Poi, lo strumento, ossia il Bibliobus, in trasformato per l’occasione in “laboratorio semovente” per leggere, disegnare, costruire, mostrare. Infine, i luoghi scelti per gli incontri, emblematici e al tempo problematici, anch’essi oggetto di quell’immaginazione che non è chimera ma agente di cambiamento: venerdì 18 giugno, dalle 17.00, presso i giardini dei Portici (Giardini pubblici di Via monte Terminillo); venerdì 25 giugno, sempre dalle 17.00, ai giardini “ex coop” (o giardini del centro sociale).
La partecipazione ovviamente libera e aperta a tutti.