VITERBO – L’Università della Tuscia sottoscrive un altro importante accordo, questa volta con l’amministrazione comunale di Roma.
L’amministrazione comunale di Roma, con i suoi oltre ventimila dipendenti, rappresenta uno degli enti più importanti della pubblica amministrazione del Paese. In questi anni, i grandi cambiamenti sociali, economici e normativi hanno rappresentato una sfida per il governo delle grandi città. Università della Tuscia e Roma Capitale hanno deciso di mettere insieme il proprio patrimonio di conoscenze ed esperienza attraverso la programmazione di attività congiunte nelle quali si uniscano ricerca, approfondimento scientifico, formazione, applicazione e governance delle politiche locali. La convenzione sottoscritta dal rettore Stefano Ubertini e fortemente voluta dall’Assessore al personale di Roma Capitale Antonio De Santis, attraverso la Scuola di Formazione Capitolina diretta da Adele Tramontano, prevede non solo l’accesso dei dipendenti a forme agevolate di iscrizione ma anche la definizione in modo congiunto di una formazione adeguata all’implemento della capacità amministrativa dell’ente locale.
Unitus e Roma Capitale organizzeranno attività congiunte volte ad approfondire i temi della governance ma anche per permettere alle eccellenze dell’amministrazione comunale di svolgere attività formativa agli studenti, portando il punto di vista di una così rilevante amministrazione pubblica. I due enti definiranno attività formative anche di livello post-laurea. Gli studenti dell’Università degli Studi della Tuscia dei settori tecnico-scientifici potranno svolgere attività di tirocinio curriculare ed extracurriculare presso gli uffici di Roma Capitale. Secondo l’assessore De Santis “Roma Capitale ha affrontato in questi anni sfide molto importanti in un mondo nel quale mutano costantemente i parametri di riferimento sia a livello sociale ed economico che tecnico e normativo. Il rapporto con il mondo universitario è decisivo per cogliere le opportunità che nascono dall’innovazione nel governo del Paese”. “Si tratta di un risultato – sottolinea Stefano Ubertini rettore di Unitus – importante che conferma l’approccio di innovazione istituzionale messo in pratica dall’Ateneo in questi anni, sia mettendo in relazione la nostra Università con enti di altissimo valore sia permettendo all’amministrazione italiana di collaborare con il mondo scientifico” .