“Noi ci siamo”. Questo il messaggio che lancia Rete Famiglia in questi mesi in cui tutti speriamo di lasciarci alle spalle il periodo difficilissimo della pandemia ed è pronta a ripartire con rinnovato vigore. Rete Famiglia è il progetto diocesano che porta, in varie modalità, aiuto a chi è in difficoltà. “Questi mesi difficili non ci hanno fermato – spiega Suor M. Luisa Gatto, tra i coordinatori del progetto – abbiamo infatti mantenuto attivo il servizio telefonico e su appuntamento, ma adesso che l’emergenza speriamo di lasciarla alle spalle volgiamo guardare al futuro con nuovo entusiasmo, pronti a cominciare in una “nuova normalità”- Ci saranno infatti nuovi volontari e nuovi progetti, mettiamo a frutto il bagaglio di esperienze maturate in cinque anni di vita”.
Cinque anni che hanno portato Rete Famiglia ad essere punto di collegamento e comunicazione tra le tante realtà ed associazioni che si occupano di questioni legate al sociale presenti sul territorio e che spesso mancano di raccordo reciproco. Rete Famiglia si avvale, lo ricordiamo, di volontari che accolgono chi chiede aiuto e lo supportano nei più diversi aspetti: psicologici, economici, emotivi, sociali, ecc. in collaborazione con una rete, appunto, di esperti specializzati nei diversi ambiti che mettono a disposizione la propria competenza gratuitamente. Rete Famiglia ha collaborato strettamente anche con soggetti e realtà specializzate su determinati problemi, Caritas, le Acli, i servizi sociali, allargando lo sguardo dal singolo problema all’insieme, cercando la strada migliore da percorrere.
“La ferita dell’isolamento portata dal Covid – hanno ricordato i coordinatori durante un incontro svolto in questi giorni – è ancora viva in noi. Non tutti sono stati colpiti in uguale misura, ma abbiamo comunque bisogno di ritrovare fiducia nell’altro e nel futuro. Ci rivolgiamo ai giovani, alla coppie, a ogni persona che possa trovarsi in un momento difficile della propria esistenza, vogliamo dirgli che non si è mai da soli, siamo pronti ad afferrare le mani che si tendono”. “Nei prossimi mesi non solo riapriremo lo sportello in presenza, ma cercheremo di portare il progetto Rete Famiglia sempre più capillarmente tra la gente, in un percorso che servirà anche a noi per conoscere meglio la realtà che ci circonda e cercare di dare sollievo a tanti bisogni, non solo materiali, ma anche spirituali e sociali che la pandemia ha messo a nudo”.
Nell’anno 2021 dedicato alla Famiglia, Rete Famiglia è pronta a prendersi cura dell’altro. Nella Lettera scritta dal Papa per questa occasione, proprio come Giuseppe è stato pronto ad accogliere e crescere il Figlio di Dio trasformando i problemi in opportunità, così Rete Famiglia è pronta ad accogliere chi busserà alla sua porta.