
di Andrea Impannati
La memoria antica e prolifica di una donna orvietana, che ho il piacere di chiamare nonna, diffonde, tramanda esperienze e ricordi di mondi apparentemente lontani come Annales di Tacito.
Ripercorrendo con lei una delle numerosissime vicende familiari sono venuto a conoscenza di un episodio insolito. L’8 novembre del 1970, Orvieto conobbe uno dei più potenti ed influenti politici del continente africano. Il Negus Hailé Selassié, Imperatore d’Etiopia, fece visita alla nostra città per ammirarne bellezza e storia antica. Il Messaggero, nel giornale del 9 novembre, titolò “Hailé Selassié in visita ad Orvieto e Viterbo”, descrivendo minuziosamente il passaggio tra la folla festante dell’auto Imperiale. Dopo essere stato accolto dal Vescovo della Diocesi e dal Sindaco Orvietano, venne fatto accomodare nel terrazzo antistante per ammirare meglio la bellezza del Duomo. Altrettanto degno di nota è la particolare, ma prevedibile, presenza alla visita istituzionale del Ministro degli Esteri dell’epoca, Aldo Moro, che fu titolare del dicastero nel Governo Colombo. Il ricordo, a 51 anni di distanza, ha tuttavia la potenza di far riflettere sulla notorietà e sull’attrattiva storica culturale e politica che la nostra città suscitava nel panorama internazionale.








