ORVIETO – Dopo due edizioni svolte nel Comune di Pereto (AQ) e due presso quello di Configni (RI), la quinta edizione del “Festival della Piana del Cavaliere” arriva a Orvieto. Nella mattinata di mercoledì 16 giugno si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del festival, presso la Sala Digipass della Biblioteca Fumi, che si terrà dal 1° al 12 settembre e che avrà come luogo deputato per i concerti il Teatro Mancinelli che per l’occasione riaprirà le porte. In apertura alla conferenza stampa è stato mostrato il videoclip promozionale della 5A edizione del “Festival della Piana del Cavaliere” girato proprio all’interno dello storico teatro di Orvieto, e realizzato dalla regista orvietana Valentina Dalmonte.
Il presidente della kermesse Stefano Calamani ha portato i saluti istituzionali e fatto i ringraziamenti, per poi sottolineare come gli addetti ai lavori del festival si siano immediatamente innamorati di Orvieto e poi decidere così di realizzare proprio sulla Rupe la 5A edizione del festival. Inoltre Calamani ha sottolineato che i pilastri fondativi della filosofia che regge l’intero festival siano la necessità di portare cultura in Italia e specialmente nei piccoli borghi, e investire sui giovani. “Noi puntiamo fortemente sui giovani – ha detto Calamani – infatti abbiamo un’orchestra interamente composta da under 35 che si esibirà in due concerti durante la kermesse“.
Il senatore Riccardo Nencini, presidente 7ª Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport, ha voluto inviare un suo personale saluto: “La bellezza ci aiuta, ci allontana dalla solitudine, ci offre il canone per inoltrarci nel nuovo che avanza. Il ritorno alla vita passa anche da qui, dal Festival della Piana del Cavaliere, il primo importante appuntamento della stagione della rinascita. E poi da Orvieto, dove medio evo e rinascimento si intrecciano nella perfezione dell’arte e delle radici. È proprio quell’Italia di mezzo che ci ha consentito di essere grandi: creativa, talentuosa, operosa”.
“Siamo nel pieno della ripartenza – è poi intervenuto il sindaco Roberta Tardani – è senza dubbio “Il Festival della Piana del Cavaliere” è una delle più importanti manifestazioni che abbiamo a calendario. Un evento che andrà ad integrare le proprie attività con quelle della Scuola di Musica A. Casasole, annoverando come partner anche Cittaslow e il CSCO. Questa sarà una ripartenza autentica in grado di dare una nuova immagine a Orvieto”. Nel proseguo dell’incontro il direttore artistico del festival, Anna Leonardi ha presentato gli appuntamenti di questa 5A edizione.
Il Programma
Ad aprire il Festival sarà il Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale, che porterà in scena Verdi e Saint Saens, scelti come omaggio al 120° anniversario dalla morte del primo e al 100° anniversario dalla morte del secondo.
Il Festival proseguirà con una grande e importante novità: la prima edizione del Premio AISICO per l’Arte e la Cultura. Il 4 settembre il Teatro Mancinelli ospiterà un Galà Lirico con la consegna del Premio al tenore Francesco Meli e al soprano Serena Gamberoni. Gli artisti, che ormai da anni calcano le scene dei più importanti teatri del mondo, in questa occasione si esibiranno in un concerto in cui sarà possibile ascoltare alcune delle arie della nostra tradizione lirica. Il Premio AISICO per l’Arte e la Cultura, voluto e promosso dalla società AISICO S.r.l., main sponsor del Festival, verrà conferito ogni anno dal comitato artistico del Festival alle personalità che si siano distinte in maniera evidente e riconoscibile nel loro ambito artistico e culturale e che lascino un’impronta, grazie al loro operato, nel nostro tempo.
Fabrizio Catalano, scrittore, drammaturgo, regista e attore, nonché nipote di Leonardo Sciascia, terrà la conferenza “Leonardo Sciascia e la bellezza politicamente scorretta” in cui ripercorrerà la poetica del grande intellettuale siciliano, mettendola in relazione con il concetto del politicamente scorretto all’interno del mondo culturale.
Seguirà il concerto che prende il titolo dal Festival – Coincidenze. Questo spettacolo è una coproduzione ideata dal Festival della Piana del Cavaliere, in collaborazione con tre importantissimi festival a livello europeo: l’accademia Chigiana di Siena, il Festival Gaudeamus di Utrecht e il Festival Impuls di Berlino.
Una coincidenza di intenti e di pensiero realizzatasi concretamente nella commissione di tre lavori per orchestra e voce recitante, su testi di Dante e Sciascia. Le commissioni di questi brani sono state affidate a tre giovani compositrici (Daria Scia-Accademia Chigiana, Livia Malossi-Gaudeamus, Beste Ozcelebi-Festival Impuls), scelte rispettivamente dai Festival partecipanti al progetto.
L’esecuzione orchestrale sarà affidata alla Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra residente del Festival e diretta dal Maestro Hossein Pishkar. I testi saranno interpretati da Giovanni Drago, giovane attore appena diplomato alla Scuola Ronconi del Piccolo Teatro di Milano.
Artisti di fama internazionale saranno i protagonisti del cartellone del secondo fine settimana del Festival. Il 10 settembre gli archi dell’Orchestra Filarmonica Calamani accompagneranno una seconda produzione inedita del Festival: Storia di un Gesù, racconto di coincidenze artistiche che hanno permesso a Pier Paolo Pasolini di incontrare colui che sarà il protagonista de Il Vangelo secondo Matteo.
Straordinariamente il tema di questo spettacolo anticipa l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, che cadrà nel 2022.
I Virtuosi del Teatro alla Scala, gruppo cameristico di eccellenza mondiale, saranno in concerto l’11 settembre nella cornice scenografica del sagrato del Duomo di Orvieto.
Infine, anche quest’anno sarà il Maestro Hossein Pishkar a dirigere l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani nel concerto di chiusura del Festival, in programma il 12 settembre al Teatro Mancinelli con la sinfonia n. 45 di F. J. Haydn e la sinfonia n. 2 di L. v. Beethoven.
In questa occasione la coincidenza si lega alle radici dell’Orchestra e alla storia del Festival. Nel 2021, infatti, ricorre anche l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Vittorio Calamani, uomo dal quale prende il nome l’Orchestra. Questo concerto è dedicato alla sua memoria, con grande gratitudine e riconoscenza.
Con l’esecuzione della celeberrima Sinfonia degli addii di Haydn, l’orchestra uscirà dal palcoscenico lasciando il pubblico da solo in sala alla fine dell’ultimo movimento. Gesto significativo per esprimere la volontà di lasciarsi alle spalle un passato recente, in cui molti artisti si sono ritrovati a doversi esprimere senza il pubblico in sala quando, in realtà, ognuno di noi esiste in virtù della presenza dell’altro.
Il Festival della Piana del Cavaliere gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del patrocinio della Regione Umbria. E’ reso possibile, inoltre, da Aisico S.r.l., realtà imprenditoriale che promuove la cultura, credendo nel suo valore formativo e di sviluppo, dalla Città di Orvieto con la collaborazione della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, del CAI Orvieto, di Cittaslow Orvieto e della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”. Il Manifesto della 5A edizione del Festival è realizzato da Milena Smerilli, artista e illustratrice, che terrà una personale nell’Atrio di Palazzo dei Sette durante tutta la durata della manifestazione.